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"Grazie mamma": poi falcia con l'auto la donna e la zia, la vita tormentata di Daniela

La tragedia di Volterra, con due donne morte in una mattina di gennaio

La scena dell'incidente e, nel riquadro, Daniela Marzetti

La scena dell'incidente e, nel riquadro, Daniela Marzetti

Volterra (Pisa), 10 gennaio 2017 - E' difficile per Volterra riprendersi dalla tragedia di lunedì 9 gennaio. Quando Daniela Marzetti, 50 anni, ha ucciso investendole sua madre, Angela Cuviello, 70 anni e la zia, Lucia Cuviello, 75 anni, su un rettilineo poco lontano dal Teatro Romano.

La città conosciuta da tutti per le sue bellezze artistiche è su tutti i giornali per una storia che a molti sembra incredibile, se non fosse terribilmente reale. Daniela Marzetti avrebbe ucciso durante un raptus, lei che da tempo era in cura per problemi di natura psichiatrica. Operatrice sanitaria all'ospedale di Siena, sembra che sul lavoro non avesse problemi.

Ha un figlio di tredici anni e una vita apparentemente normale. Quei tormenti interiori si sarebbero affacciati tempo fa. La cura che seguiva imponeva anche una revisione annuale della patente. I documenti per guidare erano comunque in regola. Cosa è scattato nella mente di Daniela Marzetti? E' la domanda che tutti si fanno a Volterra.

La cinquantenne è stata arrestata nel pomeriggio di lunedì 9 gennaio al termine dell'interrogatorio del magistrato. Daniela Marzetti ha detto di non ricordare niente dell'incidente. Ma secondo quanto si apprende avrebbe affermato che la madre e la zia erano per lei la causa delle sue sofferenze. E si scava nella vita della donna.

"Grazie mamma di tutto quello che stai facendo per me - scriveva la donna arrestata su Facebook - Credo proprio che una mamma così me la invidiano tutti". Parole terribili se rilette alla luce di ciò che è accaduto. "La mente umana è imprevedibile", dice qualcuno scrivendo di quanto accaduto sui social network. Di certo Daniela Marzetti era una donna tormentata. Colta poi da quel raptus fatale che ha portato alla tragedia.