Volterra, 20 settembre 2017 - UNA PREMESSA che è d’obbligo, prima di passare a sviscerare i fatti: nessuno, per fortuna, si è fatto male. Ma il panico è arrivato talmente ad impadronirsi della piazza che i presenti, in preda ad una paura soffocante – di quelle che tolgono il respiro e fanno tremare le vene ai polsi –, hanno pensato che stesse accadendo qualcosa di impronunciabile e mostruoso. La mente, in quei secondi convulsi, come in cortocircuito è corsa subito ai flash terribili di furgoni-killer pilotati dalle sirene estremiste di qualche attentatore. Per carità, niente di tutto questo è accaduto. Ma va detto che quel furgoncino che, ad un certo punto, ha preso a muoversi da solo in piazza dei Priori, alla fine ha seminato una bella dose di terrore. Ed il suo proprietario ha rischiato di vedersi arrivare un bel cazzotto sferrato in piena faccia.
IL PATATRAC succede lunedì scorso intorno alle 20.30, quando gli ambulanti prendono a smontare i banchi della fiera annuale. Il furgone bianco, di proprietà di un commerciante, probabilmente per un problema al freno a mano (forse rotto o forse non tirato a dovere), imbocca improvvisamente lo sdrucciolo di piazza e fa «strike» fra i banchi della fiera. Ne prende almeno tre in un colpo solo. La sua marcia solitaria si ferma alla fine della piccola strada e fra la gente, attonita, che assiste alla scena, in un piccolo fuggifuggi generale (in piazza erano rimasti solo gli addetti ai lavori per smontare i banchi) il peggiore dei pensieri, un attentato, vola alla velocità della luce.
In tutta la piazza, mentre il furgone si scontra con i banchi dei brigidini e del torrone, risuona un boato. Un gruppetto di commercianti più lontani dal luogo dove il furgone ha distrutto qualche stand, accorre impaurito. C’è chi si mette le mani nei capelli, chi inizia a gridare aiuto. Insomma, si pensa al peggio. Per poco, il mezzo non prende in pieno alcuni ambulanti. Il proprietario si precipita a vedere cosa stesse accadendo e apriti cielo. La piazza ulula e lui rischia un linciaggio. L’uomo è sotto choc, sul momento non riesce neppure a spiccicare mezza parola. Sale sul mezzo per toglierlo dalla strada e ingrana la retromarcia, probabilmente senza pensarci e in preda alla paura. Becca subito un altro bancone della fiera. Bingo. Nella piazza, una volta che l’ipotesi peggiore evapora, subito monta la rabbia: gli animi si surriscaldano un po’ troppo e sul proprietario del furgone piovono addosso, come razzi, parole pesantissime. Non si arriva alle mani, ma quasi. Poi gli animi si placano, qualcuno prende il telefonino e avverte i carabinieri. Danni, non pochi, ai banchi centrati dal furgone «impazzito». E tanta, tantissima, la paura.