SANTA CROCESilenziosi e composti. In piedi. Schierati su tre file rivolti verso la Mecca. Davanti a loro le bare con le spoglie di zia e nipote – Mame Badiane Thioune e Sokhna Thioune – morte nel tragico incidente del 29 dicembre sulla variante Aurelia a Viareggio. Una accanto all’altra. Uniti anche nell’ultimo saluto come nella terribile morte sulla strada verso Bergamo, dove avrebbero dovuto raggiungere parenti e amici per trascorrere l’ultimo dell’anno.
Tra feste, attese di permessi e pratiche burocratiche, ci sono voluti diciassette giorni per questo ultimo saluto da parte di tanti connazionali, abitanti a Santa Croce e in altre città della Toscana, nella piazza antistante i capannoni dei gruppi del carnevale, a fianco della Pubblica Assistenza. Dopo la breve cerimonia i due feretri sono stati trasportati all’aeroporto di Bologna dove verranno imbarcati su un volo per Dakar. Dalla capitale del Senegal le spoglie di zia e nipote verranno poi trasferite a Touba, città santa del Mouridismo, luogo dove è seppellito il suo fondatore, lo sceicco Amadou Bamba. Qui Mame Badiane e Sokhna verranno sepolte.
Alla cerimonia di ieri è intervenuto anche il sindaco di Santa Croce, Roberto Giannoni, che ha portato il saluto e il cordoglio a nome di tutta la comunità. Commosso, Giannoni ha ricordato come il 2024 sia stato un anno molto brutto per Santa Croce e la sua comunità senegalese. Ha ricordato le due vittime e la piccola Mame Diara morta nell’incendio dell’appartamento in via Turi nell’agosto scorso. "La vostra comunità e tutta Santa Croce ha dovuto fare i conti con due tragedie terribili – ha detto Giannoni – Le morti di una giovane donna e di due bambine e siamo qui ancor aa chiederci perché. Santa Croce è e sarà sempre vicina alla comunità senegalese".
Uno zio della piccola Sokhna ha parlato a nome della famiglia ringraziando il sindaco per la vicinanza e tutta la comunità di Santa Croce che ha partecipato a questo tremendo lutto. Dopo la preghiera le salme sono state riaccompagnate sul furgone funebre per il trasferimento all’aeroporto di Bologna. All’ultimo saluto sono state presenti anche le insegnanti della piccola Sokhna che frequentava la scuola Primaria Carducci, la dirigente dell’Istituto comprensivo Banti e le educatrici del centro Maricò che la bambina frequentava con tanto entusiasmo.
gabriele nuti