
Sono stati piantati i primi picchetti nel parco verde della Bellaria dove nasceranno nuove case. Alcuni residenti del quartiere, però, non ci stanno. "Da anni ci sono lotti rimasti invenduti con tanto di gru abbandonate e reti arrugginite e volete costruire ancora? Per di più proprio dove secondo il primo progetto di lottizzazione doveva nascere un parco pubblico e una piazza. Non possiamo accettare questo scempio, faremo una raccolta firme e cercheremo in ogni modo di impedire che ci venga tolto ancora verde pubblico per costruire altre case e appartamenti, in un momento storico, peraltro, in cui si incentiva a ristrutturare piuttosto che cementificare ancora". Sono determinate ad aprire un vero e proprio fronte anti-cemento le residenti Claudia Marley Citi e Roberta Minneci che hanno annunciato l’inizio di una petizione e una raccolta firme che partirà a breve. Tutto comincia dall’inizio della lottizzazione nel quartiere Bellaria, con lo spostamento del campo sportivo e la costruzione delle villette. Era il 2007 quando venne firmata la prima convenzione di lottizzazione tra il comune e la società Bellaria Costruzioni. "Entro 5 anni, con eventuale proroga di 2 anni, doveva essere realizzata la “piazza del quartiere“ nell’ex campo sportivo ma ad oggi non è mai stata realizzata – dicono le residenti – non ci sono panchine, alberi, passaggi pedonali. Quest’area verde è molto frequentata e spesso i ragazzi sono costretti a sedersi per terra, oltre al fatto che la manutenzione dei pochi alberelli presenti, se non la fanno i residenti, non la fa nessuno".
La variante per il completamento del piano di lottizzazione, approvata lo scorso anno, prevede la costruzione di due nuovi condomini di 5 piani nell’ex campo sportivo, quando prima ne doveva essere costruito uno ben più alto, un’area verde vicino al semaforo tra via Toti e via De Gasperi e una strada interna al quartiere che attraversa quello che ora è un grande prato. "All’interno del quartiere ci sono lotti rimasti invenduti – proseguono Citi e Minneci – eppure, con la nuova variante, si torna a costruire, in barba all’emergenza climatica in corso. Il tutto senza annunci pubblici o almeno una presentazione della variante nella consulta di quartiere". Da Palazzo Stefanelli fanno sapere che il procedimento per la variazione al regolamento urbanistico è stato eseguito seguendo l’iter corretto e tutte le normative in vigore. Ma i residenti annunciano battaglia e sono pronti a fare una petizione e una raccolta firme per bloccare le nuove costruzioni e difendere il verde della Bellaria.
Luca Bongianni