Calcinaia, 12 dicembre 2015 - Taglio del nastro per il Museo della Ceramica di Calcinaia, allestito all’interno della storica Fornace proprietà della famiglia Coccapani fin dal XVIII secolo, donata all’opera Cardinale Maffi dal penultimo esponente della famiglia – quel Lodovico Coccapani cui il museo è stato intitolato – dal 2011 proprietà del comune.
«E’ questo un obiettivo fin dall’inizio del nostro mandato, per la comunità e per la promozione del territorio – ha detto Lucia Ciampi, sindaco di Calcinaia – Il museo della ceramica dà risalto a un pezzo di storia del paese, un luogo dove i calcinaioli potranno conoscere le proprie radici, sporcandosi addirittura le mani nei laboratori che vi saranno allestiti».
Passando la parola all’arcivescovo di Pisa Mons. Benotto che ha benedetto la struttura complimentandosi per il restauro e l’intitolazione del museo a Lodovico Coccapani – durante la Messa delle 10, officiata dallo stesso arcivescovo, si è proceduto alla traslazione dei resti del «servo di Dio» dal cimitero di Calcinaia alla Chiesa di San Giovanni Battista - il sindaco ha voluto ringraziare alcuni dei protagonisti dell’intera operazione, una tappa cruciale nella vita dell’antica Vicus vitri: «Ringraziamo il consigliere Christian Ristori ed il professor Francesco Mallegni, l’archeologo Antonio Alberti presidente dell’associazione Rerum Natura responsabile delle attività che si svolgeranno nel nuovo museo già inserito nella rete museale della Valdera, la Regione Toscana per il suo cospucuo finanziamento oggi rappresentata dalla consigliera Nardini, Toscana Energia che usufruendo del decreto art bonus ha sponsorizzato il recupero della fornace e della torre muraria, e tutte le autorità religiose ed ecclesiastiche che con i loro uffici hanno permesso ai calcinaioli di rinverdire il ricordo di uno dei loro concittadini più apprezzati e rispettati, il prossimo beato Lodovico Coccapani».
FRANCESCO DE VICTORIIS