San Romano, 21 settembre 2019 - E' un'autorità di livello internazionale, specie nella pittura e nella scultura in Toscana del ’400 e ’500. Uno storico dell’arte di altissimo profilo che è stato anche direttore di uno dei musei più importanti del mondo, la Galleria degli Uffizzi, dopo esser già stato direttore del dipartimento di studi sul Rinascimento, Manierismo e Arte Contemporanea dello stesso Museo.
Basterebbe questo – ma c’è invece anche molto altro – a giustificare il premio «San Matteo d’Oro» ad Antonio Natali, consegnato ieri a San Romano nel convento di San Francesco dall’Associazione Arco di Castruccio di Montopoli guidata da Marzio Gabbanini che al rilancio dell’attività culturale nel Comprensorio sta dedicando grandi energie: basti pensare l’opera di valorizzazione che Gabbanini ha portato avanti in questi anni al timone del Dramma Popolare di San Miniato attuando sinergie e collaborazioni di portata nazionale. Quella di ieri, infatti, è stata un’altra serata che ha messo la cultura in primo piano, a disposizione di tutti, offrendo alla comunità la presenza del professor Natali, che, appunto, non ha solo diretto musei, ma ha scritto molti libri importanti sulla pittura e la scultura, e monografie su Michelozzo e Andrea del Sarto.
Molte fra le più importanti mostre d’arte del Quattrocento e Cinquecento a Firenze sono state curate da lui. Fra queste – le ha citate Antonio Salini Guiccirdini, esperto d’arte e presidente onorario dell’Arco di Castruccio tracciando il profilo di Natali –, tre recenti e straordinarie: una sul Bronzino nel 2010, una su Pontormo e Rosso Fiorentino nel 2014, e un’altra su Maniera e Controriforma tra Michelangelo, Pontormo e Gian Bologna. «Ma lo studioso che l’associazione Arco di Castruccio intende celebrare non è solo questo ma mi viene da dire è “l’amico della provincia”, la provincia molte volte dimenticata, ma ricca di energie, di arte, di cultura, di capolavori artistici da salvaguardare, da curare, da restaurare e da far conoscere ed amare – ha ricordato Salini –. Più volte il professore ha affermato che la provincia, fra parrocchie e case del popolo, è la parte più sana dell’Italia, ancora legata ai valori di solidarietà e ricca di generosità e umiltà.
E’ l’Antonio Natali amico dei territori e di quanti amano l’arte e si impegnano alla sua salvaguardia: appare irrinunciabile in lui, l’esigenza di restituire alla provincia il ruolo che gli compete e che i nostri governanti, qualunque essi siano, non hanno mai preso in considerazione».
Il vescovo di San Miniato, monsignor Andrea Migliavacca, che con Gabbanini e Salini ha premiato Natali, ha sottolineato come «l’Arco di Castruccio ci aiuti a tenere alto il livello culturale del nostro territorio». Sala gremitissima e grandi applausi.