San Miniato, 24 maggio 2018 - Applausi e orgoglio. San Miniato e il Dramma Popolare, guidato da Marzio Gabbanini, hanno accolto al meglio Antonia Arslan, la scrittrice che ispirò un film dei fratelli Taviani e che darà alla città il prossimo Teatro del Cielo con "La masseria delle allodole". Per la Arslan, nella sala delle Sette Virtù del Comune di San Miniato, c'erano anche il presidente del consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani e l'onorevole Dario Parrini. La scrittrice è arrivata a San Miniato per parlare del genocidio armeno, la tragedia del suo popolo "mite e fantasticante" che lei ha ricostruito nell'opera - che diventerà teatro - descrivendo la struggente nostalgia per una patria e una felicità perdute e l'orrore di quello che accadde cento anni fa. Una presenza ed un contributo di preparazione importanti agli eventi del prossimo luglio visto che la Festa del Teatro avrà come appuntamento centrale la messa in scena dell'opera della Arslan.
Un lavoro che il presidente Gabbanini - artefice del rilancio dell vita del Dramma Popolare nel tesssuto sociale e culturale della Toscana - ha voluto con grande determinazione. La Arslan dialogando con Masolino D'Amico, uno dei più importanti critici teatrali italiani, già docente universitario e direttore artistico del Teatro del Cielo, ha ripercorso tutte le tappe di questo grande e grave capitolo di storia, inducendo a riflesisoni profonde e cariche del significato più prezioso: il dialogo come strada maestra per la convivenza tra i popoli e per la pace nel mondo. Questo tema è anche il filo conduttore della Festa del Teatro 2018.