CARLO BARONI
Cultura e spettacoli

"Le opere di Scart diventino una mostra al ministero"

Il titolare dell'ambiente Costa allo stand del Gruppo Hera a Rimini ha lanciato la proposta di un evento ad hoc a Roma

I vertici di Hera allo stand di Rimini

I vertici di Hera allo stand di Rimini

Santa Croce sull'Arno,  9 novembre 2018 - Il ministro dell’ambiente Costa ha lanciato la proposta di portare per una mostra le opere di Scart nella sale del ministero o, magari, in alcuni dei parchi più belli e importanti di Roma. L’esponente di governo è rimasto colpito dalla bellezza e dalla forza comunicativa del progetto del gruppo Hera che, come i «rifiuti d’autore» ha allestito lo stand alla fiera Ecomindo di Rimini.

Non una esposizione qualsiasi. Ma  vent’anni di opere che hanno segnato la cultura del riciclo in Italia. Anzi che ne sono stati un motore propulsivo efficace e penetrante. Tutto è iniziato a Santa Croce, in Waste Recycling Spa e dall’intuizione di Maurizio Giani, oggi manager del Gruppo Hera dove l’azienda è entrata due anni fa (nel 2019 si completerà la fusione), che volle iniziare a parlare di rifiuti anche in un altro modo, mostrandone al mondo quel volto misterioso che può celarne una seconda giovinezza. Nacque, tra i primi, un bellissimo Pinocchio fatto con i tappi di sughero a raccontare che sì, con ciò che si butta, si può creare altro. Un messaggio comunicativo forte e straordinariamente rivolto al domani. Il nostro oggi.

Un concetto, oggi, solo apparentemente banale, ma rivoluzionario, per certi versi, nel 1998, quando l’Italia credeva con forza ancora nelle discariche che da almeno tre decenni erano state individuate come la migliore soluzione ambientale in tema di rifiuti. In quella testa del burattino di Collodi – così come nella riproduzione di una splendida Marilyn - c’erano i primi vagiti di Scart, progetto diventato poi di portata nazionale, passato dai salotti televisivi - una delle prima apparizioni fu «Alle falde del Kilimangiaro« – in seguito valorizzato dalla collaborazione della Accademie delle Belle Arti di Firenze e Bologna che hanno reso possibile importanti momenti espositivi nei più prestigiosi poli culturali italiani. Scart è stato abiti di moda fatti carta, ritagli di pelle, camere d’aria e fili elettrici; è stato strumenti musicali realizzati con legni, vecchie lamiere e grattugie; è stato, ed è, sculture a grandezza naturale, una carrellata di quadri straordinari che con un puzzle di micro rifiuti sono stati riprodotti i volti di grandi uomini che hanno fatto la storia. Ogni anno, una «puntata» di questi vent’anni è stata protagonista dello stand aziendale a Ecomondo, la fiera internazionale della green economy.

Lo stand 2018 è dedicato, appunto,  ai vent’anni  – l’opera dell’anno è un tavolo stupendo realizato con i pezzi di unvecchio pianoforte –  con lo spazio occupato realizzazioni che ripercorrono le tappe con le quali da Santa Croce questa grande azienda ha dato una spinta ad un nuovo approccio all’ambiente e alla lettura delle sue problematiche. Un’azienda che, oggi in Hera, è al centro dell’affermazione dell’economia circolare strategica per il futuro del paese. Hera è una multiutility che, negli ultimi mesi, ha fatto ulteriori passi: ha acquisito Aliplast, leader nazionale nel riciclo della plastica, ed ha inaugurato un importante impianto per la produzione del biometano. All’apertura dello stand erano presenti oltre i vertici di Hera, anche i sindaci di Castelfranco e Santa Croce, Gabriele Toti e Giulia Deidda, a significare l’importanza di quest’avventura industriale per il Comprensorio e la provincia di Pisa (in particolare dopo l’acquisizione dell’ex Teseco), dove Waste rappresenta un tassello strategico - per migliaia di aziende - per lo smaltimento e l’avvio al recupero di rifiuti industriali.