Lajatico, 12 agosto 2016. Il futuro del Teatro del Silenzio, tra conferme e novità. Ne parliamo, alla luce del successo dell'edizione 2016, con Alberto Bartalini che ne è il direttore artistico. «E’ stata un’edizione davvero ben riuscita dove tutto ha contribuito a far sì che fosse un evento straordinario - dice Bartalini - Abbiamo avuto oltre 10mila spettatori provenienti da ogni parte della terra per assistere a “Le Cirque” e per visitare la bella Toscana nei giorni precedenti e successivi. È un successo per molti, che concilia tutte le sfumature di bellezza di cui è ricchissimo il nostro Paese: l’arte antica e moderna, il lavoro dell’uomo presente e passato e la ricchezza di una natura che, se ben coltivata, diventa eterna rigenerazione di senso. Questa è l’Italia, e questa dovrebbe essere ovunque…»
A Lajatico tutto, ma proprio tutto, dalle insegne dei negozi, ai fiori sui balconi è frutto di una ricerca incessante del bello che cattura lo sguardo per farsi esplorare e tutti dicono che l’artefice di tutto, ma proprio tutto è Alberto Bartalini… «Lajatico è il paese dove sono nato, dove è nata la mia famiglia, i miei figli Filippo e Ilaria Bartalini che collabora quotidianamente e con grande intuizione alla realizzazione di tutti questi progetti. Fino alla fine di settembre è ancora possibile visitare a Lajatico la mostra della Rassegna Artinsolite che ogni anno anticipa e segue il Teatro del Silenzio. Ho coinvolto gli abitanti, ho fatto aprire al pubblico vecchie cantine e vecchi garage per un allestimento inconsueto che creasse uno scenario davvero insolito per opere di autori contemporanei di grande effetto… la “Stalla di Moneta” o il “Garage di Bano” affermano e consolidano la forza evocativa del passato che si fa presente e futuro perché la sua esplorazione è affidata all’arte e al bello».
Per il prossimo anno è possibile anticipare qualcosa sul Teatro del Silenzio? «Non posso svelare niente, ma le dico che vorrei riconfermare sia Luca Tommassini come regista dello spettacolo che i costumi di scena realizzati con gli scarti di lavorazione industriale da Scart di Waste Recycling».
Sono ormai molti anni che va avanti questo connubio tra il Teatro del Silenzio e il progetto Scart di Waste Recycling, società del Gruppo Herambiente. «Le occasioni di collaborazione con Waste Recycling grazie al suo progetto Scart, sono numerose. A breve alcune sculture e oggetti di Scart andranno addirittura esposte nella nuova sede della Fondazione Andrea Bocelli a Firenze. Si tratta di un progetto culturale di grande fascino e in continua evoluzione teso alla ricerca di stimoli sempre nuovi grazie al suo ideatore Maurizio Giani che ha deciso di dedicare il quarto e ultimo numero del 2016 di "SCART Magazine" a questa edizione del Teatro del Silenzio: il primo numero, curato e realizzato da Filippo Maria Bartalini e sua sorella Ilaria , è stato addirittura presentato da Vittorio Sgarbi lo scorso luglio a Lajatico nella rassegna Extra Teatro del Silenzio».