Pontedera (Pisa), 11 febbraio 2020 - Si aprono le urne per i dipendenti Piaggio. Nelle schede, da domani (salvo ripensamenti dell’ultima ora), operai e impiegati, troveranno un sì e un no per decidere sul destino del contratto aziendale. Un accordo che è arrivato a 10 anni di distanza dal precedente contratto e che è frutto di decine di riunioni, fumate nere e grigie e velenose polemiche. Tra i firmatari della proposta di accordo non c’è infatti l’Usb che non ha mai partecipato al tavolo con l’azienda, e non c’è anche, indirettamente, la base della Fiom in aperto contrasto con la segreteria provinciale che invece ha raggiunto un’intesa con l’azienda insieme alle altre sigle sindacali. Ecco che allora, arrivati ormai alla vigilia del voto, l’Usb lancia l’ultimo appello nella speranza di far deragliare l’accordo: "Due anni di trattativa per partorire un accordo, a tratti grottesco, che è stato presentato in neanche un’ora di assemblea. Questo epilogo sarebbe stato ben diverso se questa trattativa fosse partita veramente dai lavoratori e dalle lavoratrici, se la piattaforma fosse stata condivisa. Se le promesse fatte fossero state mantenute. Ci ricordiamo tutti le parole dei segretari confederali in assemblea: “i sabati non saranno toccati!” Invece le nostre giornate di lavoro sono state svendute per quattro spiccioli. Manco un caffè al giorno. Invece la democrazia sindacale, grazie a questo regalo di Fim, Fiom, Uilm e azienda, rischia di essere definitivamente compromessa dentro il nostro stabilimento". Mentre a Pontedera e negli altri stabilimenti del Gruppo proseguono i preparativi per le votazioni che si terranno da domani a venerdì, arriva anche il commento dell’Ugl che ha sottoscritto l’ipotesi di accordo: "La partecipazione è alla base del nostro fare sindacato, non certo cavalcare sempre il malcontento facendo pura demagogia". Incognite invece sull’esito del voto per quanto riguarda il reale peso della base della Fiom in aperto contrasto con i suoi vertici che invece vedo con favore all’accordo. Lo scontro ha prodotto anche il clamoroso non rinnovo delle tessere Fiom da parte di un centinaio di operai (ma per la segreteria provinciale sono meno i “dissidenti”, non oltre 60). In più si attendono gli esiti della commissione esterna della Fiom che dovrà valutare il comportamento di alcuni delegati all’interno della fabbrica. "Il nuovo accordo rende più raggiungibile il premio", hanno detto i sindacati firmatari fino a 1.500 euro annui. Inoltre ad aprile è prevista un’erogazione straordinaria di 400 euro aggiuntivi, 360 di una tantum e 40 di recupero degli anticipi. In attesa di conoscere i dati del referendum, arrivano buone notizie dall’estero. La prima riguarda il fronte Cina, epicentro del Coronavirus. Secondo fonti Piaggio, la produzione delle due e tre ruote non dovrebbe risentire della chiusura delle aziende cinesi che producono componentistica poiché il ricorso a queste parti è marginale o addirittura zero. Rischio di chiusura invece che stanno correndo molte aziende delle 4 ruote. Sempre dall’estero arriva la buona notizia che a Delhi, il Gruppo Guidato da Colaninno ha presentato il nuovo scooter Aprilia SXR 160 destinato al mercato indiano, nel corso Auto Expo 2020, una delle principali fiere internazionale del settore automotive che si svolge in questi giorni a Delhi. Dal carattere fortemente sportivo e hi-tech, Aprilia SXR 160 è destinato a diventare il nuovo punto di riferimento nel segmento delle due ruote premium in India. © RIPRODUZIONE RISERVATA
EconomiaContratto Piaggio, la parola passa ai lavoratori