Pontedera, 25 ottobre 2017 - Procedura finita per Tmm e operai tutti licenziati. Ma il presidio resta, anche se l’azienda, ieri, ha chiesto a più riprese di chiudere l’accordo compreso la cessazione del picchetto davanti la fabbrica di marmitte allucchettata dai primi di agosto. E ora? «Il presidio resta in piedi – spiega Marco Comparini (Fiom Cgil) –. E’ la decisione che abbiamo preso con i lavoratori in assemblea dove sono stati discussi tutti i punti di questa lunga giornata iniziata a Pisa. Si resta davanti alla fabbrica, in attesa che quelle che ancora sono solo speranze si possano concretizzare in una ripresa della produzione e nella salvezza dei posti di lavoro. Ancora non c’è nulla di concreto. Ma qualcosa si sta muovendo».
Della Tmm ha parlato oggi con il Prefetto il sindaco di Pontedera Simone Millozzi. «Assieme alle altre istituzioni, alle organizzazioni sindacali ed al tessuto industriale locale, dentro la cornice di una bellissima solidarietà dimostrata dalla città e dall’intera Valdera, abbiamo cercato, e stiamo cercando, una via di uscita – spiega Millozzi che non ha mai lasciato soli i lavoratori –. Occorre uno sforzo ulteriore di determinazione e coraggio, un impegno condiviso tra gli attori in campo perché le ragioni, il sacrificio e la dignità di quelle donne e di quegli uomini che da ottanta giorni vivono davanti ai cancelli della loro fabbrica, non vengano mortificati. Continuerò a stare al loro fianco; a fianco del lavoro e del rispetto dei diritti dei lavoratori. «Ottantesimo giorno di presidio – ha scritto Daniela Martini, rsu e colonna della protesta – .Ma arrendersi mai». Ai microfoni di Articolo 21, che ha trasmesso una diretta dal presidio, Cristina Parola aveva sottolineato tutta la rabbia e l’orgoglio degli operai: «la fabbrica è un pezzo della nostra vita che la proprietà ha calpestato in un attimo». Ma si continua.
Quella di oggi è stata l'ultima, lunghissima, giornata della procedura di Tmm iniziata sotto il caldo torrido d'agosto: una giornata nella quale è satto sottoscritto un accordo che prevede un una tantum, insieme a tfr e mancato preavviso, che impegna a singoli a rinunciare ad ogni rivalsa verso l'azienda. Accordo che non pregiudica affatto soluzioni positive della vicenda. Semmai è stato sottoscritto con nel cuore una grande amarezza.