REDAZIONE PONTEDERA

Sindaco e assessore, il gran divorzio a Ponsacco. “Fughe in avanti e pesanti illazioni sulla vita privata”

Gasperini in consiglio comunale sul ritiro delle deleghe a Ferretti: “E’ venuta meno la fiducia personale”

L'ex assessore Samuele Ferretti con il sindaco Gabriele Gasperini

L'ex assessore Samuele Ferretti con il sindaco Gabriele Gasperini

Ponsacco (Pisa), 24 dicembre 2024 – “Ferretti ha tenuto comportamenti reiterati e non consoni al ruolo ricoperto, con critiche personali molto gravi anche in pubblico alla mia sfera privata”. E’ questa la motivazione per la quale il sindaco di Ponsacco Gabriele Gasperini ha revocato – ormai una settimana fa – le deleghe all’assessore al sociale e all’associazionismo Samuele Ferretti. I due, lo ricordiamo, per anni sono stati i volti del comitato “Ponsacco pacificata” per poi dividersi poco prima delle elezioni e tornare di nuovo insieme al ballottaggio.

Ieri sera, nel corso del consiglio comunale, Gasperini ha ricostruito la vicenda. Il problema sarebbe da ricercarsi in alcuni diverbi privati tra il primo cittadino e l’esponente di Civitas Ponsacco, colpevole - secondo il sindaco - di aver criticato la vita privata di Gasperini in pubblico e aver quindi minato il rapporto di fiducia tra i due. “Avrei avuto infinito piacere a collaborare con Ferretti - ha spiegato il primo cittadino - per almeno cinque anni, in virtù anche del grosso aiuto in fase elettorale per il quale avrà sempre la mia gratitudine. Il ruolo di assessore è però fisiologicamente condizionato al rapporto di fiducia tra il nominato e il sindaco: un rapporto che può sostenersi solo su un legame di fiducia che si deve rinnovare giorno dopo giorno. E questa fiducia, ahimè, è venuta meno nell’ultimo periodo”.

Gasperini ha aggiunto che nel corso dei mesi Ferretti ha iniziato a manifestare dinamiche comportamentali ritenute non consone sempre più frequenti, anche in pubblico. “Sono state fatte critiche al sindaco, non di natura politica, ma piuttosto valutazioni, anche fortemente lesive”. “Commenti - continua il primo cittadino -, giudizi, illazioni sulla mia vita privata: atteggiamenti non più tollerabili che hanno minato il rapporto di fiducia che è indispensabile per un proficuo lavoro”.

Il primo cittadino ha lamentato il fatto che questi comportamenti “inaccettabili” sono ancora più gravi perché “provenienti da un assessore, che ha il proprio ruolo nel collaborare e sostenere l’operato del sindaco”. Ferretti avrebbe infatti “imputato come colpe” comportamenti che riguardano esclusivamente la sfera privata e affettiva del primo cittadino, “vissuta in ogni caso in modo sobrio e proprio di un padre attento e di un compagno fedele”. “Queste derive erano da tempo note – ha proseguito Gasperini – e più volte si era cercato di ricondurre a un alveo plausibile i comportamenti oggi alla base di questa dolorosa, ma inevitabile, decisione”.

I diverbi sulla vita privata del sindaco sarebbero già accesi da tempo, al punto che Gasperini ha affermato che “una settimana prima della decisione, in un confronto molto acceso, con urla udibili ben al di fuori del Palazzo, avevo indicato come questi comportamenti non sarebbero stati più tollerati. Sottolineo con rammarico come anche questo ultimo avviso non abbia assolutamente prodotto i risultati ragionevolmente sperati”.

“La decisione di licenziare Ferretti - ha concluso - non è stata assolutamente immotivata”. Nei prossimi giorni il rimpasto di giunta, diverse le ipotesi: dall’ingresso di Roberto Russo (oggi presidente del consiglio) nella squadra di Governo alla possibilità di nominare assessore Mario Rosario Di Candia (Fratelli d’Italia).