
Otto partite per difendere il cuscinetto di 5 punti, quelli rimasti di vantaggio sulla zona play out. E’ questa la...
Otto partite per difendere il cuscinetto di 5 punti, quelli rimasti di vantaggio sulla zona play out. E’ questa la distanza che separa ora il Tuttocuoio dall’inferno degli spareggi-salvezza dopo lo scivolone di Piacenza. Una gara, l’ennesima potremmo dire, infruttuosa e intrisa di rammarico, perché anche al Garilli, come accaduto in altri campi, la squadra di Firicano avrebbe potuto uscirne indenne, nonostante il doppio svantaggio el primo tempo. Nella ripresa infatti i neroverdi hanno avuto la possibilità di giocare in superiorità numerica per mezz’ora e a 8’ alla fine, diventati 15 con il lunghissimo recupero, hanno riaperto il match grazie alla rete del neo entrato Russo. Ma il teorico vantaggio che di solito arriva dall’uomo in più è stato vanificato solo tre minuti più tardi, quando anche Sansaro si è visto sventolare il rosso davanti agli occhi.
La sconfitta, la numero quattro nelle nove giornate del ritorno, seconda consecutiva, deve far suonare il campanello d’allarme per le restanti partite. Domenica al Leporaia arriva il Riccione, squadra che occupa la terzultima posizione con 12 punti meno, quindi c’è la trasferta di San Marino, formazione al quartultimo posto e distante 8 punti, e poi a Ponte a Egola sarà di scena lo Zenith Prato, attualmente sestultimo (insieme al Corticella) che si trova cinque punti indietro. E’ sicuramente un trittico di partite nel quale la squadra della presidente Paola Coia dovrà puntare ad ottenere il massimo per archiviare serenamente la pratica-salvezza prima di andare a far visita alla capolista Forlì, e, dopo aver ospitato il Corticella, al Tau Calcio terza forza del girone, entrambe trasferte sulla carta proibitive s.l.
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