Granata, che carattere. Dall’inferno al paradiso. Quante emozioni nel debutto in campionato

Il Pontedera a Legnago si ritrova sotto di due reti e riesce a raddrizzare la partita fino al gol decisivo allo scadere di Perretta

Granata, che carattere. Dall’inferno al paradiso. Quante emozioni nel debutto in campionato

Il Pontedera inizia con il piede giusto in campionato

LEGNAGO

2

PONTEDERA

3

LEGNAGO (3-4-1-2): Toniolo; Noce, Ampollini, Zanandrea; Muteba (18’ st Travaglini), Viero, Casarotti, D’Amore; Demirovic (14’ st Ibrahim); Rossi (18’ st Basso Ricci), Svidercoschi (40’ st Palazzino). A disp: Rigon, Bajari, Mazzali, Toma, Banse, Ruggeri, Gazzla, Tonica, Maset. All. Gastaldello.

PONTEDERA (3-5-2): Calvani; Gagliardi, Cerretti (23’ st Martinelli), Espeche; Perretta, Sala (11’ st Van Ransbeeck), Ladinetti, Ianesi, Ambrosini; Corona, Ragatzu (39’ st Paudice). A disp: Tantalocchi, Vivoli, Pretato, Selleri, Pietra, Salvadori. All. Agostini.

Arbitro: Di Loreto di Terni.

Marcatori: 16’ pt Svidercoschi (L), 19’ pt Rossi (L), 46’ pt Ambrosini (P); 29’ st Van Ransbeeck (P), 45’ st Perretta (P).

Note: spettatori 409; espulso Ibrahim al 19’ st; ammoniti Cerretti, Viero, Muteba, Basso Ricci, Palazzino; angoli 1-8.

Legnago (Verona) - All’inferno e ritorno. Più emozionante di così non poteva essere "la prima" in campionato del Pontedera. Sotto di due reti dopo 20’, la squadra di Agostini ha tirato fuori un grandissimo carattere ed è riuscita a ribaltare completamente il match in suo favore cogliendo una vittoria tanto meritata quanto insperata. Questo nonostante il viaggio sia stato affrontato con quattro assenti: tre per indisposizioni varie, Guidi, Sarpa e Marrone, e uno per squalifica, Maggini, mentre Espeche ha voluto esserci nonostante il colpo al volto preso ad Avellino ed ha giocato con una maschera facciale di protezione. Il capitano però ha lasciato Svidercoschi, liberatosi di Gagliardi, avvicinarsi indisturbato al limite dell’area e scagliare un destro imparabile per Calvani. Neppure il tempo di riorganizzarsi che il Legnago ha raddoppiato: da una palla persa in uscita da Ianesi, Rossi poco fuori i 16 metri ha piazzato la palla a fil di palo. La prima reazione del Pontedera è arrivata alla mezzora, quando Ladinetti dalla distanza ha costretto Toniolo a salvarsi sopra la traversa.

Un’altra fase di sostanziale equilibrio e poi nel recupero il lampo granata: lancio illuminante dell’ispirato Ladinetti e gran sinistro a incrociare di Ambrosini, gol che ha riaperto il match, (ri)alimentando l’incoraggiamento dei 51 tifosi granata della gradinata nord Diego Savelli saliti fino in Veneto. Nella ripresa il Pontedera ha mostrato più piglio, guadagnato metri, ed ha dominato. E’ andato vicino al pari (12’) con l’ex Van Ransbeeck (destro alle stelle), e quando Ibrahim 5’ dopo il suo ingresso ha lasciato la sua squadra in dieci per un rosso diretto su Ladinetti, i granata sono diventati padroni assoluti del campo. E hanno azzannato l’avverario trovando prima il pari con una bella triangolazione Ianesi-Corona-Ianesi conclusa col tap-in di Van Ransbeeck, e allo scadere dei 45’ con una rasoiata di Perretta. Per il tripudio finale sotto lo spicchio di gradinata dei tifosi granata.

Stefano Lemmi

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