STEFANO LEMMI
Sport

Granata, Lipari felice a metà: "Il gol lo dedico a mio papà"

L’attaccante a segno nella sconfitta di Chiavari

Pallone

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Si se e di ma è pieno il mondo del calcio (e non solo). Però nei minuti iniziali del buon secondo tempo di Chiavari il Pontedera ha avuto un’occasione grossa così per portarsi sul 3-1, avendo a quel punto a disposizione una quarantina di minuti per impensierire sul serio la capolista che al rientro in campo è parsa completamente rinunciataria. Se – eccoci… - il tiro di Italeng non avesse sbattuto contro il palo e se – rieccoci… - sulla ribattuta Lipari non avesse calciato fuori a porta spalancata da pochi passi, magari si sarebbe potuta vivere un’altra gara. A parlarne è proprio Mirco Lipari, che il suo gol, il primo in maglia granata, l’ha messo a segno ma sui titoli di coda del match. "Purtroppo – ha raccontato l’attaccante non siamo riusciti a fare la partita che avevamo preparato e quindi neppure a fare risultato. Nella ripresa abbiamo provato a reagire, forse potevamo trovare prima l’episodio che poteva riaprire la gara, e che ci è capitato con il palo di Italeng e la palla che poi io ho calciato fuori, ma è andata male. Sul piano personale sono riuscito a segnare il primo gol, che dedico al mio papà, ma sarei stato più contento di essere riuscito a portare a casa un risultato". Nonostante il triplo vantaggio dei liguri già prima del tè, i numeri della partita dicono che il passivo è stato eccessivo. Perché il Pontedera ha saputo reagire molto bene, creando molte occasioni, tanto che per un’ora la squadra di Menichini, come testimoniano i dati, è stata persino dominante.

Il possesso palla dei granata è stato del 56% contro il 44% della capolista, i passaggi chiave 27 contro 15, le palle recuperate 81 contro 71, i duelli vinti 101 contro 78, i duelli aerei vinti 34 contro 25, l’Ipo (Indice di pericolosità) 57 contro 47, mentre i tiri totali sono stati 15 per parte. Certo, l’Entella ha meritato la vittoria, se non altro perché nel primo tempo il Pontedera ha mancato i momenti-chiave, però la sfida doveva finire alla peggio con un gol di scarto. Non fosse altro per quel secondo tempo così garibaldino che ha fatto rimpiangere il brutto inizio di partita.

Stefano Lemmi

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