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Il Pontedera contro la Vis Pesaro (foto Bongianni/Germogli)
Se sul piano della prestazione la partita con la Vis Pesaro non è stata inferiore a quella col Sestri Levante, l’esito invece è stato completamente opposto. Questo vuol dire che rispetto ai liguri (penultimi in classifica), i marchigiani (quarti) sono stati più bravi a capitalizzare le occasioni avute e a non concedere, attraverso il gioco, situazioni di pericolo al Pontedera. Se non attraverso palle inattive, sulle quali la squadra di Menichini è stata più pericolosa di quella di Stellone (che comunque ha segnato su traiettoria da calcio piazzato) come fanno ricordare i tre interventi decisivi di Vukovic nella ripresa su altrettante conclusioni da calci d’angolo finalizzate da Corona, Guidi ed Espeche.
Da parte sua però Tantalocchi ha compiuto due parate fondamentali, una per tempo (su Bove e Orellana), e una volta è stato salvato dalla traversa (Orellana), per cui si può dire che se a Sestri il Pontedera aveva vinto anche grazie alla manovra, alla corsa e alla fase offensiva, domenica la sconfitta, che se letta con i numeri offre la sensazione di una gara equilibrata, nasconde aspetti che fanno pendere l’ago della bilancia dalla parte degli ospiti. I quali hanno manifestato una maggiore territorialità, non tanto nel possesso palla, che è stato del 52% contro il 48%, quanto di una maggiore presenza attraverso i passaggi chiave, che sono stati 22 contro 10, o nei duelli vinti, 53% contro 47%, ossia in quelle situazioni dove la Vis Pesaro è più forte, grazie anche alla qualità dei suoi giocatori. Tant’è che andando a vedere le palle perse, ci sono quattro calciatori granata nelle prime cinque posizioni (Italeng è davanti a tutti con 20 palle perse), mentre in quelle recuperate c’è solo un calciatore pontederese (Martinelli, comunque in vetta insieme a Di Paola, con 13 palle recuperate) nelle prime sei posizioni. Individualmente, insomma, in questi dati c’è una legittimazione della vittoria.
A ciò si aggiunge una pericolosità offensiva dei marchigiani leggermente superiore – l’xG (expected Goals) è stato di 0,792 contro 0, 718, l’Ipo (indice di pericolosità) di 35 contro 26 – perché dettata anche dalla traversa colpita e dalla...paratona di Tantalocchi nel primo tempo. Ma anche da un numero di tiri complessivi scagliati, quasi doppio rispetto al Pontedera, 15 contro 8, anche se le conclusioni in porta sono state le stesse: 4. Per quanto riguarda invece il mercato, è per il momento slittato il previsto annuncio dell’ingaggio di Mattia Gaddini, attaccante classe 2002 e giocatore che il Pontedera spera di poter utilizzare lunedì nel posticipo di Arezzo (mancherà invece Italeng, squalificato), club dal quale arriva.
Stefano Lemmi
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