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Il Pontedera allo stadio Mannucci contro il Carpi
Diciamoci la verità: la sconfitta col Carpi è stata una caduta inattesa. Le tre vittorie precedenti, sui campi e contro squadre sulla carta più difficili, avevano deliziato il palato dei tifosi granata, che sabato speravano nel "quadris". Anche perché un successo avrebbe indirizzato il campionato del Pontedera verso la parte sinistra della classifica, forse in maniera definitiva. Invece questo 0-2 sembra riportare le prossime undici giornate all’obiettivo iniziale, ossia salvarsi evitando i play out. Che va benissimo vista la storia di questa stagione, per carità, ma è innegabile che dopo i 14 punti messi insieme nelle precedenti 7 partite del girone di ritorno la mente potesse essersi liberata per finalmente verso traguardi più nobili. Che la settima sconfitta al Mannucci ha per il momento ricacciato nel cassetto. Nonostante le dichiarazioni pacate e serene, l’amarezza per questo stop contro un avversario che alla fine ha comunque meritato, aiutato nel suo compito da un Pontedera meno guizzante del solito, c’è.
L’allenatore Leonardo Menichini in parte l’ha ammesso: "Siamo dispiaciuti, perché quando sali in alto e poi cadi, il tonfo è più forte. Però io tengo sempre un profilo basso, perché conosco il calcio e so che può sempre succedere di tutto. Quella contro il Carpi era il classico genere di partite nelle quali se vai in vantaggio puoi creare altri presupposti. Invece siamo andati sotto dopo un quarto d’ora e tutto è diventato più difficile". "Il gol preso – ha proseguito l’allenatore dei granata - ci ha scombussolato i piani, perché avevamo preparato una partita e invece simo stati costretti a farne un’altra, con gli avversari che hanno continuato a spingere. Poi dopo il secondo gol subito abbiamo avuto qualche opportunità, ma complessivamente dovevamo fare di più, qualcuno ha giocato al di sotto delle sue possibilità. Comunque il Carpi ci è stato superiore, e in particolare non siamo stati capaci di prendere Cortesi (autore dell’assist sul primo gol e del raddoppio, ndr)". Sul rosso diretto a Corona nel finale di gara, il tecnico è parso quantomeno perplesso: "Mi è sembrata una sanzione eccessiva. Corona non ha fatto assolutamente niente di grave, tanto che pensavamo che il fallo l’avesse commesso Ladinetti". La voglia è di girare subito pagina: "Abbiamo preso giocatori che hanno qualità, vedremo di preparare bene la prossima partita, anche se adesso penso a tutto meno che alla Torres. Col Carpi ci aspettavamo un risultato positivo, non ci siamo riusciti e mi dispiace per i ragazzi, che si sono impegnati. Per questo non posso rimproverare nulla a nessuno, anche se abbiamo commesso degli errori".
Stefano Lemmi
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