Le prime nove giornate di campionato hanno fatto capire che difficilmente quest’anno il Pontedera riuscirà a disputare una stagione con il naso all’insù come le due precedenti. Piuttosto dovrà guardarsi dietro e farlo con la massima attenzione. A meno che certi atteggiamenti distruttivi vengano immediatamente eliminati. Perché anche se è vero che nessuno ha la sfera di cristallo in mano per prevedere il futuro e che con 29 partite ancora da giocare – e quindi 87 punti a disposizione - può succedere di tutto a livello di classifica, in questi quasi due mesi di gare sono arrivati dei segnali preoccupanti che non possono essere lasciati cadere nel vuoto. Quindi, se non è giusto farsi prendere dallo sgomento dal momento che nonostante il terzultimo posto in classifica niente è compromesso, occorre non attirare più quegli eventi contrari determinati non dal fato, ma dal comportamento tenuto.
Tanto per capirsi: l’infortunio alla spalla di Van Ransbeeck in allenamento alla vigilia della gara con la Torres è un episodio jellato sul quale si può fare ben poco. Ma l’espulsione di Martinelli dopo 37’ di partita è un episodio contro, creato e da evitare. Anche perché il difensore ha colpito l’avversario non per evitare un gol, ma a palla lontana, e, oltretutto, nell’area di rigore ospite. La cosa, di fatto, ha aperto la porta alla sconfitta. Solo una settimana prima c’era stato il rosso a Italeng, sempre per un fallo inutile e in questo caso a gioco fermo (gomitata ad un avversario) per il quale il centravanti si è beccato tre giornate (4 in totale perché ne va aggiunta una per l’ammonizione di pochi minuti prima che ha fatto scattare la squalifica) per le quali la società ha inoltrato ricorso sperando in uno sconto. Se a queste due espulsioni si aggiunge quella ad Espeche prima dell’intervallo contro la Ternana, l’unica però per doppia ammonizione e l’unica per interventi di gioco, sono già tre le volte nelle quali il Pontedera concede l’uomo in più.
Di questo passo la squadra ora nelle mani di Leonardo Menichini chiuderà la stagione con 12-13 rossi diretti. Troppi. Soprattutto perché pesano già le tante assenze per infortuni (Guidi, Van Ransbeeck, Sarpa e Marrone) e quindi non è il caso di peggiorare la situazione con inutili atteggiamenti deleteri. Altrimenti la sofferenza è certa. La società granata ha intanto espresso il proprio cordoglio per la morte in un incidente stradale domenica sera di tre tifosi del Foggia che tornavano dalla trasferta di Potenza.
Stefano Lemmi
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