I big arrivati in riva all’Era. Allenatori, i grandi nomi

Nella storia del Pontedera non c’è solo Agostini che ha giocato in serie A. Da Lippi che guidò la Primavera a Malatrasi che prima della panchina vinse 3 scudetti. .

Una lunghissima carriera da calciatore in Serie A e la prima esperienza professionistica da allenatore "titolare" (perché nel suo curriculum ci sono le 3 ultime giornate del campionato di Serie A 2021-22 col Cagliari) a Pontedera. Sta qui, in estrema sin tesi, la vita sportiva di Alessandro Agostini, fresco di nomina sulla panchina granata. Prima di lui lo stesso percorso lo aveva fatto però un altro tecnico. Se non lo ricordate vi diamo qualche indicazione perché bisogna andare indietro di quarant’anni: è toscano anche lui, ma mentre Agostini è nato nell’entroterra (Vinci) lui è nato...sulla spiaggia, da calciatore era un difensore anche lui come l’attuale tecnico del Pontedera, è arrivato qui dopo aver allenato anche lui la Primavera di una squadra genovese (ma che non è il Genoa), ed è riuscito ad arrivare, sempre da allenatore, sul tetto del mondo. Sì, stiamo parlando proprio di Marcello Lippi da Viareggio, una carriera sul campo nella Sampdoria, club del quale divenne bandiera negli anni Settanta e dove, una volta smesso con il calcio giocato (era il 1982), iniziò una carriera da allenatore che sarebbe diventata favolosa guidando la Primavera. Poi, dopo tre stagioni, il salto "tra i grandi" e nel professionismo qui a Pontedera, voluto dall’allora presidente Edilio Pellinacci, per guidare la squadra granata, all’epoca (1985-86) in Serie C2 e condotta ad un eccellente sesto posto in campionato (10 vittorie, 17 pareggi e 7 sconfitte) e alla finale del trofeo Anglo-Italiano, persa col Piacenza. Quindi l’epopea juventina, la nazionale e il raggiungimento dell’apice calcistico con la vittoria del mondiale nel 2006 prima di chiudere con l’esperienza cinese.

Da quando il Pontedera è entrato nel mondo moderno dei professionisti, cioè dalla stagione 1982-83 (anche se in mezzo c’è stato un decennio nei dilettanti) prima e dopo Lippi altri ex calciatori di spessore mondiale si sono seduti sulla panchina granata. Tipo l’oggi 86enne Saul Malatrasi, che sostituì Brondi nel 1982-83 e venne sostituito da Cei l’anno seguente, che da calciatore con Inter e Milan oltre a 3 scudetti ha vinto 2 volte la Coppa dei Campioni e 3 la Coppa Intercontinentale, oppure l’oggi 83enne Amarildo Tavares da Silveira, in panchina le prime 25 giornate del campionato di C2 1991-92 (poi gli subentrò Canali) e campione del Mondo col Brasile nel 1962 in Cile. Contrariamente a Lippi e ad Agostini, però, il loro arrivo a Pontedera non coincise con il debutto su una panchina pro, perché Malatrasi aveva già avuto esperienza col Pescara e Amarildo con Rondinella e Turris. E allora chissà se, dopo tantissimi calciatori, dopo 40 anni Pontedera può diventare di nuovo un trampolino di lancio anche per un allenatore….

Stefano Lemmi

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