REDAZIONE PONTEDERA

I granata si mangiano le mani: due punti buttati. L’Ascoli mai pericoloso si fa vivo nel finale

Il pareggio va giù male al Pontedera. Sfuma l’obiettivo di mettersi al riparo dai rischi delle zone nere della classifica

Pareggio del Pontedera allo stadio Mannucci (foto di Bongianni/Germogli)

Pareggio del Pontedera allo stadio Mannucci (foto di Bongianni/Germogli)

PONTEDERA 1 ASCOLI 1

PONTEDERA (4-2-3-1): Tantalocchi; Perretta, Moretti, Martinelli (10’ st Pretato), Migliardi; Guidi, Ladinetti; Lipari (35’ st Gaddini), Scaccabarozzi, Sala (35’ st Espeche); Corona (26’ st Italeng). A disp: Calvani, Vivoli, Vanzini, Maggini, Van Ransbeeck, Sarpa, Pietra. All. Menichini.

ASCOLI (4-3-3): Raffaelli; Alagna (29’ st Adjapong), Menna, Piermarini (35’ st Gagliardi), D’Amore; Varone, Odjer (17’ st Tremolada), Carpani; Silipo (17’ st Marsura), Forte, D’Uffizi (29’ st Ciabuschi). A disp: Livieri, Zagaglia, Maurizii, Bertini, Baldassin, Cosimi, Bando, Maiga, Toma, Caucci. All. Di Carlo.

Arbitro: Iannello di Messina.

Marcatori: 8’ st Corona, 38’ st Gagliardi Note: spettatori 632; ammoniti Scaccabarozzi, Menna, Tantalocchi, Guidi; angoli 5-7.

Pontedera - Due punti gettati via. Due punti che avrebbero consentito di raggiungere quota 40 e che avrebbero dato un grosso aiuto per sentirsi al riparo da scherzi sgraditi, sempre in agguato nelle restanti ultime 5 giornate. Questa è la sensazione dal sapore amarognolo che lascia nello spogliatoio del Pontedera l’1-1 casalingo con l’Ascoli, squadra che non aveva mai creato veri pericoli fino al gol, arrivato nel finale. Col ritorno di Guidi in mediana, Menichini, grande ex di turno, ha alzato Scaccabarozzi centrale dietro alla punta Corona, che dopo la rete dell’ 1-1 col Milan Futuro ha vinto il ballottaggio con Italeng, e confermato Lipari ala destra. Nell’Ascoli invece Di Carlo ha riproposto il 4-3-3 ma nella nottata ha dovuto fare a meno del bomber Corazza (autore del gol dell’andata, finita 1-1), fermato da un virus intestinale, dando spazio al rientrante Forte. La prima frazione di gara è sembrata la fotocopia della sfida precedente con i rossoneri, con le due squadre che si sono annullate creando praticamente niente in quanto a pericolosità offensiva. A dire il vero i granata sono sembrati almeno un po’ più reattivi rispetto alla performance della settimana prima, ma sia Raffaelli che Tantalocchi hanno dovuto svolgere solo l’ordinaria amministrazione. Anche se il Pontedera a metà tempo ha reclamato, inutilmente, per un tocco di mano in area di Piermarini in caduta dopo un corpo a corpo con Corona. Il centravanti è stato il protagonista dell’avvio di ripresa, quando nell’arco di 60 secondi, fra i minuti 7 e 8, prima ha sprecato un regalissimo di Alagna che lo aveva involontariamente messo a tu per tu con Raffaelli (palla calciata debole con facile risposta del portiere ospite) ma poi si è fatto perdonare capitalizzando al meglio un lancio illuminante da 40 metri di Ladinetti e infilando la palla tra palo e portiere. Di Carlo allora ha cominciato a mettere dentro forze fresche e potenti, la sua squadra è salita, ma Tantalocchi non ha corso rischi. Fino al patatrac sui titoli di coda, quando il neo entrato Gagliardi di testa ha sorpreso l’estremo difensore granata, rimasto immobile.

Stefano Lemmi

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