Il Pontedera di Agostini: "Sarà una buona squadra"

Il neo mister granata in arrivo in città per iniziare la preparazione "Il modulo sarà il 3-5-2? Vediamo. Servirà il giusto equilibrio e compromesso" .

Il Pontedera di Agostini: "Sarà una buona squadra"

Il Pontedera di Agostini: "Sarà una buona squadra"

Dal 5 giugno, giorno in cui è diventato allenatore del Pontedera, per Alessandro Agostini è iniziata una full-immersion dal colore granata. Il tecnico è ancora in Sardegna, dove abita, e arriverà in città dopodomani per poi iniziare la preparazione, lunedì prossimo.

Agostini, possiamo definirlo per lei un periodo di vacanza-studio?

(ride) "Da quando ho capito che il mio futuro sarebbe stato a Pontedera ho cominciato a fare tante analisi e considerazioni per lavorare al meglio. Le ho fatte sulla Serie C in generale ma anche in maniera specifica verso la mia squadra. D’altronde mi sto avvicinando a questa esperienza con tanta voglia e felicità. Non capita tutti i giorni di avere questa possibilità, di trovare una società e un ambiente in cui lavorare com’è questo".

Che squadra sta nascendo?

"Sta nascendo una buona squadra, e lo credo non solo per quanto vedo adesso, ma anche perché in virtù dei risultati degli ultimi anni si capisce che il Pontedera è una società che lavora bene e con persone competenti. Sono fiducioso e contento di quello che stiamo allestendo, tra riconferme e ragazzi nuovi. Sento lo spirito giusto e non vedo l’ora di cominciare".

Il 15 luglio è dietro l’angolo ma ci sono ancora movimenti.

"Nel nostro immaginario sappiamo quello che vogliamo, ma spesso le cose dipendono dalle situazioni dei giocatori. L’importante è non… intasarsi in qualche ruolo, ma il direttore Zocchi sta lavorando per evitarlo e capire prima possibile chi è in partenza per poterci organizzare".

Il modulo sarà il 3-5-2?

"Vediamo. Al di là dei numeri credo che la cosa più importante sia la ricerca del giusto equilibrio di squadra. Serve il giusto compromesso. Io ho le mie preferenze, però mi piace dare ai giocatori quella disponibilità che li fa rendere al meglio, perché se un calciatore è nel ruolo giusto qualche punto in più si fa".

Ragatzu e van Ransbeeck sono i due nuovi over. Ci dà il suo giudizio?

"Ragatzu lo conosco da tanti anni, ci ho giocato insieme a Cagliari e a Verona. E’ un talento e in Serie C ha già dimostrato di saper fare bene. E’ un giocatore importante e da lui ci si aspetta qualcosa di importante. Idem per van Ransbeeck, che ha doti straordinarie. Speriamo che anche lui ci dia quello che ci aspettiamo".

Che obiettivi si è posto in un girone difficile come quello che lo aspetta?

"E’ impossibile dirlo adesso. L’unico obiettivo di cui posso parlare ora è la serietà nel lavoro. Sarà mia responsabilità inculcarla nei giocatori, anche se penso che tanti di loro ce l’abbiano già. E questo renderà le cose più facili".

Stefano Lemmi

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