STEFANO LEMMI
Sport

Il Pontedera prende la rincorsa: "Bravi a non indietreggiare"

La vittoria ad Arezzo, Menichini: "Tutti i miei giocatori hanno fatto una partita sopra le linee"

Il Pontedera vittorioso ad Arezzo

Il Pontedera vittorioso ad Arezzo

E’ chiaro che c’è ancora da guardarsi le spalle e pedalare sempre tanto per arrivare al sospirato traguardo dei 42 punti. Tuttavia è un dato di fatto che l’exploit di Arezzo ha avvicinato il Pontedera più ai play off che ai play out, distanti rispettivamente due punti (Gubbio e Carpi a quota 29) e tre punti (Spal a quota 24). Non accadeva dalla 5a giornata (ora siamo alla 24a) quindi in pratica è la prima volta che accade da quando il campionato ha cominciato a delinearsi.

Oltretutto, fin dal triplice fischio di lunedì, qualcuno, anche in casa Arezzo, ha rispolverato il precedente 2-4 con il quale i granata avevano espugnato lo stadio amaranto: era l’11 dicembre 2011, e da quella vittoria il Pontedera di Marco Masi iniziò la cavalcata che terminò con la promozione in Seconda divisione, segnando il ritorno al calcio professionistico. Oggi, molto più umilmente, il Pontedera di Leonardo Menichini punta a restarci nel calcio pro, e la speranza è che il 2-4 dell’altra sera segni anch’esso l’inizio di una rapida risalita.

Nella pancia del Città di Arezzo, mentre il presidente di casa spediva la squadra in ritiro, l’allenatore granata si gustava il successo: "Siamo stai fortunati a sbloccare la gara subito, poi però siamo stati bravi a non indietreggiare, cercando di chiudere tutte le linee di gioco e andando a prendere gli avversari alti. L’Arezzo ha cercato di fare la sua partita, ma a parte la rovesciata di Pattarello, nel primo tempo abbiamo chiuso bene, intercettando molti palloni. Tutti i miei giocatori hanno fatto una partita sopra le linee, perché altrimenti non si vince sul campo di una squadra forte". "E se è vero – ha ripreso Menichini - che l’Arezzo ha avuto qualche episodio che ha girato male, è altrettanto vero che c’è anche molto merito da parte nostra. Anche quando nella ripresa Troise ha messo in campo tutti gli attaccanti che aveva, attaccanti di valore e di esperienza, capaci di stare anche in campionati di categoria superiore, abbiamo retto bene. I due gol subiti nel finale ci hanno messo un pochino in apprensione, a testimonianza che le partite non finiscono mai, però devo elogiare i ragazzi, che hanno dato tutto, commettendo solo qualche sbavatura nel finale. Ma ci sta".

Significativo il fatto che tre dei quattro gol granata siano stati segnati da due nuovi arrivi, Moretti e Vitali: "Ringrazio la società, da Millozzi a Zocchi, e la proprietà, Signorini, insieme ai quali abbiamo fatto mercato prendendo giocatori che potessero fare al caso nostro, che avessero stimoli in stile Pontedera. Ma devo dire grazie anche ai miei collaboratori: ho uno staff all’altezza che mi supporta molto bene". Ieri si è unito (finalmente) al gruppo l’esterno Mattia Gaddini, operazione già conclusa da giorni ma che l’Arezzo ha voluto tenere in naftalina fino ad ora temendo un gol dell’ex nella gara di lunedì. Un timore che alla fine si è rivelato infondato...

Stefano Lemmi

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