STEFANO LEMMI
Sport

LA VARIABILE COVID

Più infetti uguale meno punti. Tutti i numeri del Pontedera

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di Stefano Lemmi

Siamo di fronte al Pontedera 3.0 di questo campionato? La domanda sorge naturale, ma una risposta più sicura sul fatto che dal pari col Como sia iniziata la "terza versione granata" non si potrà avere probabilmente prima della fine del 2020 o addirittura del giro di boa (17 gennaio). Se vi state chiedendo di cosa stiamo parlando, ecco saziata subito la vostra curiosità. Abbiamo analizzato l’andamento del cammino del Pontedera in queste prime 14 giornate di campionato suddividendolo in base ai risultati conseguiti ed è emerso un dato significativo ma che, dopo il 2-2 di domenica, necessita di essere valutato più avanti, con qualche altra partita alle spalle.

In pratica da questa semplice suddivisione viene fuori che il rendimento avuto dalla squadra risulta condizionato in maniera diretta dal grado di incidenza della pandemia – dal Covid - nel gruppo pontederese, che oggi parte per la trasferta contro la Pro Sesto. Il primo troncone di stagione del Pontedera può essere considerato come quello che va dall’inizio fino alla sesta giornata compresa, ossia quella del successo casalingo con il Lecco. In quelle prime sei giornate la squadra di Maraia ha conquistato 12 punti, vincendo 4 volte, contro Olbia, Piacenza, Novara e, appunto, Lecco, e perdendo contro Carrarese e Renate (zero invece i pareggi) per una media di 2 punti precisi a partita.

La seconda tranche è quella che va dalla settima giornata alla tredicesima. In queste sette sfide il Pontedera ha conquistato appena 5 punti, vincendo una volta, contro la Giana, pareggiandone due, col Grosseto e a Livorno, e perdendone quattro, contro Alessandria, Pistoiese, Pro Patria e Lucchese per una media di 0,71 punti a partita. E poi c’è la terza fase che sembra cominciata, almeno questa è l’impressione, col buon pareggio contro il Como, quindi una media iniziale di 1 punto a partita. Se adesso si vanno ad analizzare queste fasce di rendimento con le disponibilità dei calciatori, si osserva che sono inversamente proporzionali alle assenze per Covid. Ovvero: più sono stati i giocatori colpiti dal Covid e meno sono stati i punti conquistati.

Premesso che il virus è uguale per tutti e non fa distinzioni né di ruoli né di importanza, è altresì legittimo considerare il peso specifico che hanno queste defezioni nell’economia della squadra. Così nella prima fase, 1a-6a giornata, pur avendo 4 calciatori positivi al virus, nella cerchia dei titolari gli assenti sono stati soltanto Caponi e Matteucci, entrambi per un turno (gli altri sono stati i baby Nicoli e Pretato, sei turni ciascuno). Nella seconda fase, 7a-14a giornata, i titolari ad alzare bandiera bianca sono stati invece sei (oltre ai giovani Bisconti e Orsucci, out rispettivamente sette e sei turni): Benassai per 5 partite, Milani, Piana e Catanese per 3 ciascuno, Tommasini e Magrassi per una a testa. Domenica scorsa invece nessuna assenza causa Covid. Ed è questo il motivo che autorizza a sperare di aver avviato la terza fase, migliore della seconda, che dovrebbe far (ri)vedere il vero Pontedera. A dircelo saranno le cinque partite che restano alla fine del girone di andata e che dovranno servire ai granata per consolidare la propria classifica. Covid permettendo...