La possibilità del Pontedera di disputare un girone di ritorno che gli consenta di allontanarsi dalla zona play out e guadagnarsi una tranquilla salvezza dipende molto, com’è stato detto, dalla bontà del mercato di riparazione, che inizia il 2 gennaio e termina il 31. Ne abbiamo parlato con il direttore sportivo Moreno Zocchi, colui che conduce le operazioni.
Direttore, a quando i primi arrivi?
"Come avevo promesso al mister, spero di riuscire a dare almeno 2 giocatori per il 2 gennaio e averli già a disposizione per la gara con la Ternana (lunedì 6 gennaio, ndr). Non sarà facile, ma è quello per cui siamo al lavoro da un mese. E’ chiaro che quando si interviene a gennaio è perché si ha l’idea di aver sbagliato qualcosa nel mercato estivo. Capita a tante squadre, quest’anno capita anche a noi. Però siamo convinti di riuscire a migliorare questa squadra per arrivare all’obiettivo".
Togliendo il black-out di Rimini, il Pontedera ha comunque conquistato 7 punti nelle ultime tre partite. Sembra in ripresa.
"E’ vero, come stiamo giocando ultimamente, cioè un pochino più chiusi e in ripartenza sta dando i suoi frutti, ma non possiamo permetterci di avere quei tipi di black-out perché siamo una squadra che deve fare della cattiveria e della determinazione i suoi punti di forza".
Quanti giocatori serviranno e in quali ruoli?
"Credo che 4 nuovi potrebbe essere il numero giusto. Servono un difensore centrale, un centrocampista e un attaccante esterno e poi valutare quello che rimane, perché in un mese le squalifiche gli infortuni possono modificare le idee iniziali".
C’è anche il problema di una rosa corta.
"Questo si è verificato solo a causa degli infortuni di Sarpa, Marrone, Van Ransbeeck, e la poca integrazione di Ragatzu, episodi imprevisti che hanno creato problemi agli allenatori. Tuttavia non siamo voluti intervenire sul mercato degli svincolati perché prendere giocatori fermi da 3-4 mesi e impiegare due mesi per rimetterli a posto non è mai la cosa giusta".
Quella di Ragatzu sarà l’unica partenza?
"Non penso. Potrebbe esserci anche qualcun altro, nel caso in cui venisse a dirmi che vuole più spazio o che non si trova bene qui. Ma questo non cambierebbe le strategie di mercato, perché abbiamo le idee chiare".
Ci anticipa qualche nome?
"Nomi non ne faccio anche perché fino a quando non c’è un contratto firmato non ci sono certezze. Stiamo parlando con qualche giocatore (è uscito il nome di Pablo Vitali, del Picerno, ndr) ma di definitivo non c’è ancora niente".
Stefano Lemmi
Continua a leggere tutte le notizie di sport su