Tra un pizzico di comprensibile stupore – vista la brutta abitudine presa nelle ultime settimane – e una bella dose di scaramanzia – dato che i colpi di scena si nascondono dietro a ogni angolo – il Pisa di Pippo Inzaghi ha vissuto una marcia di avvicinamento al match serena e priva di scossoni. Ad esclusione di Emanuel Vignato, ancora alle prese con il problema alla caviglia, e Jan Mlakar, vittima di un infortunio muscolare, tutti i calciatori si sono allenati con intensità per mettere in difficoltà il tecnico: tutti vogliono avere l’opportunità di indossare una maglia da titolare.
Inzaghi, che domenica vivrà la serata di gala a San Siro invitato dal Milan per i 125 anni del club rossonero, a dire il vero di dubbi non ne ha molti. Anzi, si fa prima a dire che l’unico interrogativo che animerà il suo countdown verso il fischio d’inizio è rappresentato dalla spalla da affiancare a Stefano Moreo sulla trequarti. Alessandro Arena anche al "Martelli" ha dimostrato di poter accendere con personalità e qualità la manovra nella metà campo offensiva. Il suo mancino educato infatti ha innescato entrambe le azioni che hanno portato ai primi due gol del Pisa.
L’ingresso in campo di Tramoni nel secondo tempo, però, ha certificato il pieno recupero mentale dell’italo corso: il numero 11 si è impegnato con convinzione in tutti i contrasti con i calciatori avversari, per dimostrare di non avere più remore o timori a chiedere ai suoi muscoli il massimo dello sforzo. Da inizio campionato l’ex Brescia ha dimostrato di essere un vero e proprio fattore nelle sfide casalinghe e di conseguenza il ballottaggio resterà serrato fino alle immediate vicinanze del calcio d’avvio. In ogni caso la staffetta tra i due pare più che scontata.
Verso la conferma pressoché completa invece del resto dello schieramento, con Giovanni Bonfanti ancora titolare in difesa e l’altro Bonfanti, lo "squalo" Nicholas, ancora in panchina in favore di Lind. In conclusione l’unica ulteriore valutazione che potrebbe fare Superpippo è relativa alla corsia mancina: Beruatto ha recuperato la piena condizione fisica ma Angori sta attraversando un periodo eccezionale per brillantezza atletica e mentale.
Nerazzurri e pugliesi si affrontano sul prato dell’Arena Garibaldi per la diciannovesima volta: il bilancio evidenzia 6 vittorie pisane, 3 sconfitte e 9 pareggi. L’ultimo dei quali arrivato il 16 settembre dello scorso anno: Beruatto aprì le marcature, il carneade Hemsley Akpa-Chukwu pareggiò a tempo quasi scaduto. Dista invece ben 31 anni l’acuto del Pisa: il gol siglato da Lorenzo Scarafoni il 30 maggio 1993 – in B – consentì alla squadra allenata da Mauro Viviani di superare di misura la formazione pugliese.
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