REDAZIONE PONTEDERA

Pontedera brilla. Nonostante mamma Rai

I granata "oscurati" dal Tg3. Eppure, classifiche alla mano, sono la squadra che finora ha meglio rappresentato la nostra regione

PONTEDERA

Che gaffe al Tgr Toscana! Nell’edizione delle 14 di lunedì in onda su Rai 3, la conduttrice in studio dopo aver definito quella del giorno prima la "peggior domenica per il calcio toscano con Arezzo, Livorno, Lucchese e Pistoiese che scendono dalla serie C alla serie D", ha testualmente aggiunto: "l’unica buona notizia arriva dal Grosseto, che dopo la vittoria contro l’Olbia per 2-0 va ai play off". Ma come? E il Pontedera? D’altra parte le immagini del servizio lanciato immediatamente dopo si sono concentrate solo sulle partite delle quattro retrocesse e quindi la mancanza di citazione per i granata - che non è sfuggita agli sconcertati tifosi pontederesi - è totale. E siccome non ci risulta che nella notte tra domenica e lunedì (ma neppure dopo) Pontedera sia stata annessa ad un’altra regione, la gaffe è clamorosa. Soprattutto perché a commetterla è stato il primo gruppo televisivo italiano, qual è la Rai. E poi perché, piaccia o no, tra le "sette sorelle" che hanno partecipato al campionato di terza serie (sei nel girone A e una, l’Arezzo, nel B), la "piccola" Pontedera è stata, classifiche alla mano, la squadra che ha meglio rappresentato la regione. E’ dalla ventunesima giornata, ossia dalla seconda di ritorno, quando la squadra di Maraia andò a vincere 2-0 a Piacenza, che i granata hanno messo in fila tutte le altre toscane in graduatoria.

E la pur platonica ma comunque gratificante fascia di Miss Toscana il Pontedera se l’è tenuta stretta per tre mesi, fino al termine delle 38 giornate di campionato, guadagnandosi l’ottavo posto e un meritato accesso ai play off che si concretizzerà con la gara di domenica sul terreno dell’Albinoleffe con inizio alle 17.30.

Certo è che dei 55 punti messi insieme (media 1,45 a partita, la migliore degli ultimi 7 anni escludendo il torno scorso troncato dalla pandemia a due terzi del cammino) il Granducato ne ha elargiti pochissimi alla formazione granata. Stilando una classifica che tiene conto soltanto degli esiti nei derby toscani disputati tra le sei squadre del girone A (30 partite fra andata e ritorno) emerge infatti, curiosamente, che il Pontedera è dietro a tutti. Solo 7 i punti conquistati da Caponi e compagni nelle 10 partite giocate. Meno anche di Livorno, che ne ha messi insieme 8, Pistoiese e Lucchese (ossia le tre retrocesse) che ne hanno collezionati 12, nonché del Grosseto con 18 e dell’imbattuta (nei derby) Carrarese, che ne ha addirittura ottenuti 24, poco più della metà dei punti con cui ha chiuso la stagione (44). Ma questo è un dato puramente statistico. Quello che conta è che in una Toscana calcistica che ieri ha ritrovato un po’ di gioia con la promozione in A dell’Empoli, il Pontedera è attualmente la quarta società in ordine di importanza di partecipazione ai campionati dopo Fiorentina, Empoli e Pisa. Un bel risultato per una città (ha questo titolo dal 1930) con meno di 30mila abitanti. Ma che non per questo merita di essere… dimenticata.

Stefano Lemmi