La seconda partita (su 20) senza subire reti, riavvicina il Pontedera a quelle che sono le linee guida per la salvezza: chiudere la porta e continuare a segnare. Lo 0-0 contro il Legnago ha soddisfatto la prima richiesta, mentre ha disatteso la seconda, con i granata usciti dal terreno di gioco a bocca asciutta per la terza volta in campionato dopo il 2-0 a Pesaro e lo 0-1 di sette giorni dopo contro l’Arezzo.
In verità nella prima frazione di gara la squadra di Menichini ha avuto almeno 4 nitide occasioni per sbloccare la partita, ma Italeng prima ha girato alto da dentro area e poi ha calciato il rigore contro il palo, Corona ha fallito la mira da distanza ravvicinata, quindi Perucchini, portiere ospite, è stato decisivo nel deviare un destro di Guidi contro il palo. Alla fine, ad uscire dal terreno di gioco con le statistiche personali migliorate è stato così soprattutto il portiere Elia Tantalocchi, che difendeva la porta anche a Gubbio, nell’unico precedente clean sheet realizzato dal Pontedera. "E’ stata un partita in cui meritavamo di più di quello che abbiamo preso – ha commentato l’estremo difensore al termine del match di venerdì – e nella quale il grande rammarico è stato che tutte le occasione create, che sia per sfortuna o per bravura del portiere avversario, non si trasformate in quello che volevamo, ovvero in gol. Purtroppo portiamo a casa un solo punto quando ne volevamo tre, ma comunque è sempre meglio di niente. E’ andata così, ci teniamo il punto e la grande prestazione. In ogni caso il secondo clean sheet di stagione me lo prendo volentieri...".
In effetti per Tantalocchi quella di venerdì è stata una serata quasi da spettatore non pagante: "Il Legnago ha calciato solo una volta in porta nel finale del primo tempo, con Basso Ricci. Era un tiro insidioso perché non l’ho visto partire, ma è stata l’unica occasione concessa. Per il resto ho dovuto compiere solo qualche uscita, cose di normale amministrazione. Questo perché stiamo giocando in maniera più coperta e determinata. Siamo più compatti e stretti e quindi concediamo meno agli avversari, e direi che nelle ultime due partite si è visto. Stiamo crescendo e dobbiamo andare avanti in questa direzione per dimostrare veramente qual è il nostro valore. Il rigore sbagliato? Abbiamo detto a Italeng di non preoccuparsi perché sta facendo bene. Stavolta è andata così, speriamo che vada meglio in seguito". Anche perché l’impressione è che se il camerunense avesse messo dentro quel tiro, la vittoria non sarebbe sfuggita visto qual è stato l’andamento del match. E con due punti in più anche la classifica avrebbe respirato meglio.
Stefano Lemmi
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