
Leonardo Menichini, 71 anni, mentre dirige la propria squadra (foto Bongianni per Germogli)
"Due vittorie possono farti andare nei play off, due sconfitte possono farti scendere nei play out". Erano state queste le parole pronunciate qualche giorno fa da Leonardo Menichini, allenatore del Pontedera. Per fortuna, anzi, per merito, la sua squadra contro Arezzo e Pineto, rispettivamente sesta e settima in classifica, ha pigiato il pulsante giusto e l’ascensore è salito invece di scendere, portando Perretta e compagni fino alla decima posizione, l’ultima utile per disputare gli spareggi-promozione, divisa ad Ascoli e Gubbio. Prima di Arezzo, quindi appena 180 minuti prima, i granata dividevano invece la quintultima posizione, la prima utile a disputare gli spareggi-salvezza, con la Spal, che è rimasta sempre lì, 6 punti indietro.
A dirla fino in fondo, se il campionato finisse oggi il Pontedera sarebbe in realtà undicesimo, perché nella classifica avulsa con Ascoli e Gubbio, pur avendo gli stessi 4 punti dei marchigiani e la stessa differenza reti nella stessa classifica avulsa, hanno una peggior differenza reti generale (-1 contro 0). E a proposito di reti al passivo, nella sua analisi dopo il bel 3-2 al Pineto, avversario che, è bene ricordarlo, aveva perso una sola gara nelle ultime dieci (4-1 in casa della capolista Entella) nelle quali aveva messo k.o sia la Ternana che il Pescara, Menichini dopo i giusti elogi alla sua squadra, ha però messo il dito sulle 4 reti incassate nelle ultime due vittoriose partite, mentre nelle precedenti 5 gare ne aveva subite solo due: "La vittoria col Pineto, la prima casalinga del 2025, ci ha offerto un’opportunità importante per allungare, conquistando due successi di fila, cosa che non avevamo mai fatto. Ci siamo riusciti contro una squadra forte e questo ci deve rendere orgogliosi, ma allo stesso tempo è suonato un piccolo campanello d’allarme, perché abbiamo preso altri due gol. E io quando la mia squadra prende gol non sono mai contento. Quindi dobbiamo lavorare ancora e migliorare sulla comunicazione e sull’attenzione su tutto, perché ci era già successo di prendere gol su calcio da fermo contro la Vis Pesaro, e questo non deve più accadere. Quindi complimenti ai miei giocatori, però...con riserva".
"Possiamo fare belle cose a patto che siamo sempre sul pezzo – ha concluso l’allenatore del Pontedera – anche perché la squadra si è alzata di livello con i nuovi innesti. C’è stato un miglioramento, e questo grazie alla società e al direttore sportivo Zocchi". Il quale ieri era a Milano per seguire "live" l’ultimo giorno di calcio mercato invernale che ha chiuso i battenti alla mezzanotte. Almeno fino alle 21 non c’erano novità in casa granata.
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