Pontedera per la prima volta a secco di gol. Viaggio amaro a Pesaro, ritorno a mani vuote

Nella ripresa i granata sono più audaci e iniziano ad arrivare le prime occasioni. Ma tocca ai padroni di casa sbloccare il match

Pontedera per la prima volta a secco di gol. Viaggio amaro a Pesaro, ritorno a mani vuote

Il Pontedera contro la Vis Pesaro

VIS PESARO

2

PONTEDERA

0

VIS PESARO (3-4-1-2): Vukovic; Palomba, Coppola, Bove; Zoia, Paganini, Pucciarelli, Tavernaro (19’ st Di Paola); Orellana (35’ st Nina); Okoro (13’ st Cannavò), Molina (13’ st Nicastro). A disp: Munari, Tonucci, Neri, Ceccacci, D’Innocenzo, Antolini, Obi, Gambino, Forte, La Rosa, Peixoto. All. Stellone.

PONTEDERA (3-5-2): Tantalocchi; Cerretti, Martinelli (1’ st Espeche), Guidi; Perretta, Pietra (21’ st Sala), Ladinetti, Ianesi (33’ st Van Ransbeeck), Ambrosini; Italeng (21’ st Corona), Ragatzu. A disp: Calvani, Vivoli, Vanzini, Gagliardi, Maggini, Pretato. All. Agostini.

Arbitro: Viapiana di Catanzaro.

Marcatori: 20’ st Di Paola, 29’ st Palomba.

Note: spettatori 1.359; ammoniti Ladinetti, Martinelli, Molina; angoli 8-1.

Trasferta senza frutti per il Pontedera, che torna da Pesaro sconfitto 2-0 e per la prima volta resta a secco di gol nonostante si presentasse con il miglior attacco del girone. L’unica variante rispetto al 4-1 rifilato al Sestri Levante è stata tra i pali, dove Tantalocchi ha rilevato Calvani, debuttando così in Serie C, mentre i giocatori di movimento nel 3-5-2 di questa seconda trasferta stagionale sono rimasti gli stessi. Al previsto avvio arrembante dei padroni di casa – che con il loro consueto 3-4-1-2 hanno pressato con quattro uomini al limite dell’area granata - la squadra di Agostini ha risposto in maniera ordinata, peccando magari un po’ di precisione nell’ultimo passaggio nei (pochi) momenti in cui ha avuto l’opportunità di distendersi superando, anche con lunghi lanci, un centrocampo avversario superiore per presenza e fisicità. Rare, e non così clamorose, comunque le occasioni lasciate agli uomini di Stellone, con Orellana che ha sparato alto da dentro l’area (24’), quindi Tavernar che ha impegnato Tantalocchi (34’) e ancora Orellana che ha costretto il portiere granata a distendersi alla sinistra per bloccare il rasoterra.

L’intervallo ha restituito un Pontedera più audace e capace di creare la prima nitida occasione da rete del match, ma Italeng dal limite e indisturbato ha sparato a lato (8’). Neppure un giro di lancetta dopo è stato a Zoia di testa a impegnare seriamente Tantalocchi. Poi dal 13’ al 19’ Stellone ha calato il tris d’assi che si era tenuto in panchina, Cannavò, Nicastro, fischiato dai venti tifosi della gradinata nord Diego Savelli arrivati fino al Tonino Benelli, e soprattutto, Di Paola, che appena messo piede in campo ha calciato in maniera perfetta (nell’angolo alto) la punizione che ha sbloccato il match. Poco dopo (28’) Tantalocchi ha evitato il raddoppio sulla girata di testa di Cannavò, ma niente ha potuto quando sull’angolo conseguente (l’ottavo) Palomba ha svettato più alto di tutti per il 2-0. La gara per il Pontedera è finita lì.

Stefano Lemmi

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