STEFANO LEMMI
Sport

Pontedera, Perretta: "Punto prezioso contro la Spal per i play off"

Perretta del Pontedera commenta l'1-1 contro la Spal, sottolineando l'importanza del punto in chiave play off.

Perretta in azione. Il pareggio arrivato dopo lo svantaggio ha fruttato un punto importante in chieva play off /(foto Bongianni-Germogli)

Perretta in azione. Il pareggio arrivato dopo lo svantaggio ha fruttato un punto importante in chieva play off /(foto Bongianni-Germogli)

Un punto utile in chiave play off. Così Gabriele Perretta, giocatore-simbolo del Pontedera, ha valutato l’1-1 di sabato contro la Spal, gara nella quale non ha messo la fascia di capitano al braccio per la presenza in campo fin da subito di Marcos Espeche. "Non è stata una partita facile – ha commentato il difensore classe 2000 – perché sapevamo che la Spal era una squadra agguerrita che dispone di giocatori importanti, anche di categoria superiore, e che restano tali nonostante l’annata non sia stata granché (i ferraresi dovranno giocarsi la permanenza in Serie C ai play out, ndr). Quindi siamo stati bravi a fare una buona partita, a soffrire e a ripartire quando abbiamo avuto l’occasione per farlo. Abbiamo trovato il gol, su calcio d’angolo, pochi minuti dopo che lo avevamo preso, e questo ci ha dato gli stimoli giusti per proseguire la gara". Perretta poi ha lanciato un messaggio chiaro per le ultime due sfide, lunedì col Rimini e la domenica successiva a Perugia: "Quello di Ferrara è un punto importante in chiave play off e ce lo teniamo stretto. Abbiamo sempre cercato la vittoria, fin dall’inizio, perché il nostro obiettivo sono gli spareggi-promozione, e quindi quando andiamo in campo non ci accontentiamo. Però siccome la Spal è una bella squadra, c’era da stare attenti perché avremmo anche potuto perdere e quindi secondo me il pareggio è un punto guadagnato. Ora però guardiamo avanti e pensiamo al Rimini".

A livello di atmosfera che si respirava al Mazza, miglior debutto non ci poteva essere per Niccolò Vivoli, che la sua prima presenza stagionale l’ha collezionata in uno stadio che fino a 5 anni fa ospitava squadre a giocatori di Serie A. "Sì – ha dichiarato il portiere classe 2001 - ho debuttato in uno stadio importante con una bella tifoseria (c’erano oltre 5.000 spettatori, ndr) e questo lo sapevo. Quindi un minimo di pressione in più la sentivo, anche perché era un anno che non giocavo. Ma è stata una pressione positiva, i quelle che portano da avere quella attenzione in più". Nel complesso il numero uno granata non è stato particolarmente impegnato, anzi, tutt’altro: "Il tiro del gol l’ho visto partire ed ero sulla traiettoria, però c’era Moretti davanti a me che ha spizzato la palla facendola alzare. Così non ho avuto il giusto tempo di reazione per andare a prenderla, anche perché io a quel punto ero più basso. Nella ripresa invece ho dovuto bloccare solo un tiro centrale di Antenucci, oltre ad un’uscita e un po’ più di lavoro con i piedi, ma niente di particolare".

Stefano Lemmi

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