A poco più di un quarto del campionato (10 partite su 38) il suo score personale in materia di reti segnate ha già raggiunto un terzo di quello dell’anno scorso. Per chi diciamo questo? Per Simone Ianesi e per i gol che ha firmato finora con la maglia del Pontedera. Con quello, pesantissimo, di Gubbio il suo bottino è salito a 4 (come Italeng) mentre nel torneo passato le reti da lui realizzate furono 6. L’appoggio in rete, domenica durante il rimo tempo, del pallone che ha deciso il match, ha consentito alla squadra granata, che nel prossimo turno riceve l’Entella, di espugnare il Barbetti per la terza volta in undici trasferte, ma, soprattutto, in questa stagione di tornare alla vittoria, la terza complessiva, la seconda esterna, dopo 6 turni nei quali era arrivato un solo punto. Con la classifica e l’uscita dalla zona play out, a respirare meglio sono anche Menichini e i suoi ragazzi, a cominciare proprio da Ianesi, che nel dopo gara si è espresso con queste parole: "Sono tre punti importantissimi per noi, perché ci danno tanta fiducia. Ci mancavano da un bel po’ di partite e quindi sono stati una boccata d’ossigeno, anche se molti sofferti". Diciamo che se il Gubbio nell’unica occasione per segnare si è trovato davanti un Tantalocchi molto reattivo e decisivo, dall’altra il Pontedera ha saputo capitalizzare l’unica vera conclusione effettuata verso la porta di Venturi. "Sul gol – osserva Ianesi - abbiamo sviluppato anche una bella azione. Più che altro è stato bravo Corona a vedermi libero in mezzo all’area con la coda dell’occhio e a servirmi un pallone che ho dovuto solo appoggiare in rete. Tirar fuori questa vittoria dopo non aver vinto e non aver fatto praticamente punti per così tante partite ci dà fiducia. La speranza è di essere usciti dal periodo buio. E se a livello personale sono contento sia per il gol sia perché il Pontedera è una società che crede nei giovani e nonostante la mia ancor giovane età mi ha permesso di fare già tanta esperienza in Serie C, l’obiettivo nostro resta la salvezza. Anche se le potenzialità della squadra sono più alte".
"Però – conclude l’attaccante granata – adesso dobbiamo pensare al presente, ad uscire da questa situazione e a metterci in salvo prima possibile. Poi potremo pensare a puntare più in alto". Infine, la società granata ha espresso il proprio cordoglio, unendosi al dolore della presidente del Tuttocuoio, Paola Coia, e del capitano Lorenzo Fino, per la scomparsa dell’amata Carlotta. Intanto la società ha espresso il proprio cordoglio, unendosi al dolore della presidente del Tuttocuoio, Paola Coia, e del capitano Lorenzo Fino, per la scomparsa dell’amata Carlotta (la partita di domani a Imola è stata rinviata per lutto).
Stefano Lemmi
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