Nonostante il 5-1 sia un punteggio indiscutibile, i numeri di Pontedera-Spal dicono ancora una volta come siano comunque i dettagli a cambiare l’andamento di una gara. La percezione avuta dal vivo di un risultato così ampio è infatti supportata solo parzialmente dall’analisi degli eventi del match, tra i quali il dato più eclatante che emerge è quello relativo ai tiri nello specchio della porta. La squadra di Menichini ne ha scagliati otto, di cui cinque sono diventati gol, contro uno solo degli uomini di Dossena, che è stato quello dell’unica rete ospite, arrivato a 4 minuti dal novantesimo. Questo nonostante che la differenza dei tiri complessivi sia invece minima (ma sempre a favore dei pontederesi): 11 contro 9. La mira migliore di Ladinetti & Co, alla fine, è stata dunque il vero ago della bilancia.
Addirittura, il possesso palla maggiore è stato quello esercitato dalla Spal, che ha fatto registrare il 58% contro il 42% del Pontedera. Un dato che è la logica conseguenza dell’andamento della partita.
Sotto nel punteggio dopo appena un quarto d’ora per la rete di Pietra, i biancocelesti hanno dovuto giocoforza prendere il pallino della gara per recuperare, lasciando così a Peretta e compagni la possibilità di colpire in contropiede, situazione manifestatati in maniera palese (e concreta) in occasione del terzo e quarto gol, di Cerretti e Ianesi. Una superiorità sterile quella spallina, se si considera che ha prodotto un solo tiro in porta all’86° e da 24 metri, senza alcun tiro da dentro l’area di rigore.
Così la pericolosità offensiva dei granata, espressa come xG (expected Goal), è stata decisamente maggiore, facendo registrare un valore di 1,705 contro lo 0,533 degli avversari, mentre l’Ipo (indice di pericolosità) è stato superiore di oltre tre volte, 69 contro 19, ed è stato il valore più alto ottenuto dal Pontedera nelle 17 gare disputate. Molto simili invece i numeri che riguardano la fase difensiva - nonostante la profonda differenza di reti segnate (o subite) – che parlano leggermente a favore del Pontedera in quanto a palle recuperate, 70 contro 67, a palle recuperate nella metà campo avversaria, 17 contro 13, e a duelli vinti, 80 contro 71, mentre sono in parità i duelli aerei vinti, che sono stati 23 per parte. Tutti dati comunque su cui l’allenatore Menichini e la squadra continuano a lavorare per migliorare le criticità o consolidare i dati più forti, in modo da far girare gli episodi dalla propria parte con l’obiettivo di ripetere un’altra buona performance nella trasferta di domani a Rimini. Una gara che vale per la penultima giornata del girone di andata. Prima delle fine del 2024 ci saranno poi anche le sfide al Perugia e al Legnago, entrambe casalinghe.
Stefano Lemmi
Continua a leggere tutte le notizie di sport su