STEFANO LEMMI
Sport

Pontedera, una finestra (quasi) sui play off: "Dobbiamo pensare a una partita per volta"

La vittoria granata contro il Gubbio rilancia le ambizioni. Menichini: "Ora dobbiamo andare a giocare a Chiavari, in casa della capolista"

Il Pontedera contro il Gubbio, nella foto l’esultanza di Vitali

Il Pontedera contro il Gubbio, nella foto l’esultanza di Vitali

Rieccolo. La vittoria sul Gubbio ha fatto rientrare il Pontedera dentro alla griglia dei play off. In realtà con i turni spalmati su tre-quattro giorni di gare, la classifica reale si può avere solo alla fine degli stessi, per cui per capire effettivamente la posizione dei granata c’è da attendere Perugia-Ascoli di questa sera. Non solo, per il fine settimana è attesa anche la penalizzazione alla Lucchese (si parla di 4 punti) e da lì si potrà dire quanti punti di vantaggio ha effettivamente il Pontedera sulla quintultima posizione. A oggi, e se il Perugia, 16° con 29 punti, stasera perde resteranno tali, sono 7. Se invece gli umbri pareggiano diventano 6, se vincono diventano 5, perché in quel caso 16a sarebbe la Lucchese a quota 31. Ma, considerata la penalizzazione, nel week end il gap potrebbe salire a 9. Riguardo invece alla partecipazione ai play off, c’è da tenere conto della finale di Coppa Italia, Rimini-Giana. Se i romagnoli, che sono noni e quindi già dentro ai play off, dovessero vincerla, agli spareggi nel girone B entrerebbe anche l’undicesima classificata.

Ad ogni modo l’allenatore Leonardo Menichini non vuol sentir parlare di play off: "La vittoria sul Gubbio ci ha permesso di fare un bel balzo in classifica e raggiungere quota 36 punti, però sappiamo che c’è ancora tanta strada da fare. Anche a me piacerebbe guardare la classifica col naso all’insù, ma in questo campionato dobbiamo pensare ad una partita per volta. Ora dobbiamo andare a giocare a Chiavari, in casa della capolista, e poi viene il Pescara. Sono due partite che si possono perdere, per cui è stato fondamentale aver battuto il Gubbio. Se avessimo perso, sapete cosa sarebbe successo qui come in tutti i paesi del mondo? Che avremmo dovuto gestire la terza sconfitta di fila rimangiandoci quello che avevi fatto prima". "Se vogliamo alzare l’asticella – prosegue Menichini - allora prima arriviamo a 43-44 punti, poi una volta che la nave ha gettato l’ancora ed è bella ormeggiata, possiamo cercare di fare qualcosa di più eclatante. Ma fin quando non ci siamo è meglio non parlare e restare umili. Questa è una legge non scritta, che vale per tutti. Quindi non voglio assolutamente sentir parlare di play off, altrimenti mi arrabbio (eufemismo, ndr). Per parlare di play off prima si raggiunge la salvezza, poi si parla anche di vincerli i play off". Ad ogni modo il Pontedera nel girone di ritorno ha inciampato in maniera inattesa solo col Carpi. "E’ vero – conclude il tecnico granata - però ora arrivano le squadre e gli scontri importanti. Come quello col Milan Futuro, in programma dopo Entella e Pescara. Non è semplice, insomma, anche se siamo contenti dei tre punti presi contro il Gubbio".

Stefano Lemmi

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