Pontedera Vittoria netta anche nei numeri

La lettura dei dati statistici del match contro il Legnago. La pericolosità misurata con l’indice xG: 2,729 per i granata, 0,266 per gli avversari

Pontedera Vittoria netta anche nei numeri

Il tecnico Alessandro Agostini guida la propria squadra. A Legnago la compagine granata ha tirato 21 volte

Una vittoria netta. Molto più di quanto non la faccia apparire la rete del 2-3 segnata solo al novantesimo. A dirlo, e senza timore di smentita, sono i numeri di Legnago-Pontedera, dati (sviluppati da Sics, società di analisi e statistiche e con i quali quest’anno approfondiremo le gare dei granata) che sconfessano anche l’impressione di sofferenza avuta dal campo con il doppio svantaggio iniziale. Il dato che più salta agli occhi per superiorità è quello dei tiri effettuati. La squadra di Agostini ne ha scagliati 21, dei quali 10 hanno inquadrato lo specchio della porta veneta, mentre quella di Gastaldello ne ha effettuati appena 4, di cui 2 finiti nello specchio, quelli dei due gol. Calvani infatti non ha effettuato parate, il suo dirimpettaio, Toniolo, ci ha messo i guantoni sette volte. Un altro dato nettamente a favore dei granata è quello del numero di assist, termine con cui in questo caso si intende un passaggio che crea un’occasione da gol, e che sono stati 16 contro 3. Maggiori per il Pontedera sono stati anche i passaggi chiave, quelli che tagliano una linea avversaria, i cosiddetti "passaggi filtranti", che fanno aumentare la pericolosità perché portano la squadra a giocare alle spalle degli avversari: 27 contro 8. Tutta questa pericolosità è sintetizzata nell’xG, acronimo di expected gol (ossia la possibilità che ha un tiro di finire in rete), che per il Pontedera è stato di 2.729 contro 0,266 degli avversari. E d’altronde è proprio la tipologia di conclusioni effettuate che determina questa netta differenza. I 21 tiri del Pontedera sono stati equamente calciati da dentro l’ area di rigore (10), da dove un tiro ha maggiori probabilità di tramutarsi in gol, e da fuori area (11), mentre il Legnago non ha mai concluso da dentro l’area di rigore (i due gol sono venuti oltre i 16 metri). Anche nella fase difensiva il Pontedera si è dimostrato migliore. Ha recuperato più palle (78 contro 64), un dato superiore anche alla gara di Avellino, ne ha recuperate di più nella metà campo avversaria (16 contro 11), e ciò significa che è stato più aggressivo, inoltre ha vinto più duelli (83 contro 60), anche aerei (25 contro 12). Riguardo ai singoli, Ianesi e Ladinetti sono stati i migliori come assist e passaggi chiave (5 a testa) di tutti e 22 i giocatori, risultando quelli con maggiore qualità. Ma la bontà del livello di sviluppo del gioco il Pontedera (58% di possesso palla) l’ha certificata con i tanti elementi autori di passaggi chiave (10), e la presenza di Espeche al terzo posto (4 passaggi) significa che già nell’impostazione c’è l’idea di cercare il palleggio, un palleggio non fine a sé stesso. Infine, pillola di mercato: l’attaccante Gabriele Selleri (2003) è passato al Potenza a titolo definitivo.

Stefano Lemmi

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