REDAZIONE PONTEDERA

Rimini travolge Pontedera 5-1: crollo verticale per i granata in Serie C

Il Pontedera subisce una pesante sconfitta contro il Rimini, compromettendo la classifica e mostrando evidenti limiti difensivi.

Il Rimini a segno contro un Pontedera opaco

Il Rimini a segno contro un Pontedera opaco

RIMINI 5 PONTEDERA 1

RIMINI (3-5-2): Colombi; Megelaitis, Gorelli, Longobardi; Cinquegrano (10’ st Lepri), Garetto, Langella (34’ st Accursi), Piccoli (34’ st Fiorini), Farbo; Cioffi (22’ st Malagrida), Parigi (22’ st Cernigoi). A disp: Vitali, Bellodi, Semeraro, Jallow, Lombardi, Ubaldi. All. Buscè.

PONTEDERA (4-2-3-1): Tantalocchi; Gagliardi (1’ st Ambrosini), Pretato (32’ st Maggini), Martinelli (10’ st Sala), Perretta; Guidi, Ladinetti; Cerretti, Pietra (1’ st Corona), Ianesi; Italeng. A disp: Calvani, Vivoli, Manzini, Benucci. All. Menichini.

Arbitro: Recchia di Brindisi.

Marcatori: 12’ pt Parigi su rigore, 37’ pt Garetto, 40’ pt Farbo; 19’ st Pretato, 21’ st Cioffi, 31’ st Garetto.

Note: ammoniti Pretato, Megelaitis; angoli 2-3.

Altro che continuità. A Rimini il Pontedera è crollato verticalmente (5-1), rendendo isolato il largo successo sulla Spal, come invece non avrebbe dovuto rendere, e uscendo umiliato nel punteggio e sotto l’aspetto caratteriale. E’ stato un pericoloso passo indietro, un disastro totale del quale non si può salvare niente e nessuno nella giornata in cui era invece necessario irrobustire una classifica che sembrava essersi fatta più speranzosa dopo il 5-1, stavolta a favore, di lunedì.

Invece ogni illusione di concedere il bis è tramontata già al termine di un inguardabile primo tempo, probabilmente il più brutto di queste 18 giornate, seppure Menichini abbia schierato lo stesso modulo e gli stessi uomini che avevano schiacciato la Spal. In campo però è scesa una squadra inspiegabilmente molle, timida, e con evidenti limiti, che ci ha messo appena 12’ per compromettere tutto: Ianesi ha regalato un disimpegno agli avversari, l’ex Cioffi si è involato in area e sull’affronto di Ladinetti è caduto. Dalle immagini è sembrato un rigore assai generoso (per non dire inesistente), ma Parigi se n’è sbattuto e ha fatto centro.

Di fronte all’incapacità di reagire, il Rimini ha impiegato 4’ soli minuti per chiudere la pratica, evidenziando tutte le carenze di una difesa – le reti al passivo ora sono 31: un’esagerazione - che prima si è fatta trovare completamente sbilanciata sullo "scavino" di Garetto e poi si è fatta sorprendere sull’inserimento di testa di Fabro. Nella ripresa, col passaggio al 4-2-4 e la rete di testa di Pretato su angolo di Ianesi, è sembrato intravedere qualche refolo d’orgoglio, ma l’ex Cioffi e il raddoppio personale di Garetto (in mezzo c’è stato il rigore calciato alto da Cernigoi) hanno fatto calare il sipario sulla peggior sconfitta stagionale dei granata, che al 36’ hanno colpito la traversa con Corona.

Sperando che ieri sia stato toccato il fondo, ora c’è una strada sola: battere Perugia e Legnago, ultime gare del 2024 ed entrambe in casa, e poi operare in maniera profonda nel mercato di gennaio. Perché per restare in Serie C servirà in ogni caso un girone di ritorno-super. E una squadra super.

Stefano Lemmi

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