
Pallone
La vittoria sul Riccione ha avvicinato sensibilmente il Tuttocuoio a quello che era l’obiettivo stagionale primario, ossia il mantenimento della Serie D. Con sette partite ancora da giocare – ma domenica il campionato è fermo per la Viareggio Cup – la squadra di Aldo Firicano ha raggiunto quota 37 punti e viene spontaneo fare calcoli per cercare di capire dove possa essere la quota salvezza senza i play out. Dunque: i neroverdi hanno lasciato la categoria al termine del campionato 2019-20, quello interrotto dal Covid dopo 26 giornate, quindi sono trascorse quattro stagioni prima di vederli tornare nel massimo livello dilettantistico. Poiché adesso sono inseriti nel girone D, siamo andati a vedere come si è concluso questo girone in questi 4 anni precedenti. Solo in due però il girone era composto da 18 squadre come adesso (negli altri due erano stati a 20 squadre), e quindi sono stati presi in considerazione solo questi, dove si sono disputate 34 partite, come accadrà adesso. Nel primo, il 2020-21, per evitare i play out, che coinvolgono, è bene ricordarlo, le quattro squadre classificatesi dalla 13a posizione in giù, bastarono 40 punti, l’anno scorso invece la quota fu a 41. Si può dire dunque che alla squadra della presidente Paola Coia mancano da 3 a 5 punti per stare tranquilli. Un obiettivo decisamente alla portata per il club pontaegolese, che pur avendo in calendario due trasferte sulla carta proibitive, a Forlì, primo in classifica, e in casa del Tau Calcio, terzo, ha quattro match decisamente abbordabili perché contro avversari che sono in zona play out. Come il San Marino (fuori) lo Zenith Prato (casa), il Corticella (casa) e il Fiorenzuola (casa).
s.l.
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