Sarà anche vero che il Progresso non ha la forza di un Forlì o di un Ravenna (prossimo avversario al Leporaia), cosa che non diciamo noi ma la classifica del girone D, tuttavia l’1-1 con il quale il Tuttocuoio è tornato dalla trasferta bolognese (Castelmaggiore) vale triplo viste le condizioni nelle quali è maturato. Ossia con una squadra, quella di Ponte a Egola, priva di tanti uomini, situazione che ha costretto l’allenatore Firicano a non effettuare sostituzioni, evento ormai più unico che raro. Alla prima trasferta del girone di ritorno l’allenatore dei neroverdi si è infatti presentato senza otto giocatori. Erano assenti per infortunio Massaro, Acosty, Sansaro, Di Natale e Severi e per influenza Fino, Bardini e Centonze. A questi si è aggiunto Lorenzini, in panchina solo "per fare numero" dopo la frattura alla mano nel turno pre-natalizio. Nonostante questo non solo la squadra non si è persa d’animo, ma ha addirittura trovato la forza per reagire, nella ripresa, ad una situazione di svantaggio trovando il pari grazie ad una autorete. Una reazione che è valsa il sesto risultato utile consecutivo (3 vittorie e 3 pareggi) l’avvicinamento della sesta posizione, con l’Imolese (che all’andata inflisse un severo 5-0 ai pontaegolesi) a +1, ma soprattutto il vantaggio di 9 punti sulla sestultima posizione, quella che condanna ai play out e occupata proprio dal Progresso. Con 15 gare ancora da disputare è un vantaggio decisamente rassicurante per il neopromosso Tuttocuoio il cui obiettivo primario è evitare gli spareggi-salvezza. Intanto si pensa alla sfida con la vice capolista Ravenna sperando di poter recuperare almeno parte degli assenti.
s.l.
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