PONTEDERA
Domenica alle 15 il Pontedera aprirà il 2021 con la sfida casalinga all’Albinoleffe. Per i tifosi però vige ancora il divieto di assistere ai match dal vivo a causa della pandemia. Con il via alla somministrazione dei vaccini, una delle ipotesi che ronzano sull’argomento contempla la riapertura degli stadi solo a quei sostenitori che si sono vaccinati. Così ci siamo rivolti a 9 tifosi granata doc chiedendo il loro pensiero su questa eventualità e se sarebbero disposti a vaccinarsi. Varie, curiose e interessanti le risposte che vale davvero la pena di leggere. Il primo ad esprimersi, con un "no" deciso, è Filippo Giuntini: "Non sono d’accordo a far entrare solo chi si vaccina: allo stadio devono poter andare tutti. E poi ormai è troppo tardi per cui la ritengo una cosa inutile. Per quanto mi riguarda, il vaccino non me lo farei".
Sul fronte del "nì" c’è Sergio Borciani: "Io mi vaccino perché credo nella sua efficacia, però non sono favorevole al discorso che allo stadio vada solo chi è vaccinato perché allora con questo ragionamento chi non si vaccina non dovrebbe nemmeno uscire di casa. Io direi di far entrare chiunque, rispettando le distanze. Personalmente, finché non si entra tutti io non entro perché il calcio è bello quando siamo tutti insieme e si canta tutti insieme". Decisa per il "no" riguardo agli stadi è anche Alma Regoli: "A me questa idea sembra una cavolata (eufemismo, ndr). Sarei piuttosto per gli accessi contingentati, con rispetto delle misure di distanza e sicurezza, se no diventa una ghettizzazione. E comunque prima che la gente si sia vaccinata sarà estate quindi se ne riparla al prossimo campionato. Sul vaccino io sono titubante, però capisco che è necessario... da qui a quando mi tocca si vedrà".
La riflessione di Massimo Spigone va oltre: "Secondo me imporre in generale troppe restrizioni ai tifosi crea l’effetto di allontanare la gente dagli stadi e questo non lo vogliamo. Quanto al problema dell’ingresso solo per i vaccinati penso che a monte ci sia un altro problema da risolvere, ovvero quello dei trasporti, dei bar, dei ristoranti, dei punti di ritrovo eccetera. Se per fronteggiare il covid non vengono prima risolte tutte queste possibili occasioni di contagio come si può discutere di fare entrare centinaia o migliaia di persone negli stadi? Le due cose devono andare di pari passo". Carlo Barsotti è chiaro e sintetico: "Bisogna vaccinarsi tutti, senza esclusione. Sullo stadio non mi pronuncio: rispetterò ciò che verrà deciso dall’autorità sanitaria". Sul fronte dei "sì" c’è Massimiliano Salvadori: "Io mi vaccinerei anche tra mezz’ora. Il problema però è che la cosa non è così immediata e che per gente della mia età si andrà a fine 2021. Per l’apertura degli stadi a solo chi si vaccina, se effettivamente il vaccino funziona come ci dicono, la trovo giustissima perché io mi sono disinnamorato: ormai della mia squadra del cuore non conosco neppure i giocatori".
Ampio il pensiero di Stefano Canegallo: "Finite le priorità, quindi la salute di dottori, infermieri, anziani eccetera, si può passare anche a vaccinare chi assiste a spettacoli vari, fra i quali anche il calcio. Sappiamo benissimo quanto mancano le partite dal vivo ai tifosi, così io mi metto in prima fila senza problemi". Deciso anche Stefano Puccioni: "Di aprire solo ai vaccinati non sono d’accordo, meglio un ingresso libero a tutti, rispettando le normative di sicurezza generali. Al vaccino invece sono favorevole, penso che sia l’unica soluzione". Chiusura con il "sì" totale di Francesco Borsò: "Sono favorevole ad entrambe le cose. Cioè ad aprire gli stadi ai vaccinati e a vaccinarmi. Lo farei non solo per vedere il Pontedera, che per adesso devo accontentarmi di seguire in streaming, ma per il contesto generale" Stefano Lemmi