REDAZIONE PRATO

L'addio di Antonini al calcio giocato: Sono stato di parola, ho finito la mia carriera qui

Il capitano laniero ha risolto il contratto. Resterà nell'organigramma del settore giovanile

Luca Antonini (foto Attalmi)

Prato, 24 novembre 2016 - "Sono stato di parola. Ho detto che avrei finito la mia carriera a Prato e l´ho fatto nel posto dove l´ho cominciata". Luca Antonini dice basta. Il 34enne esterno lombardo ha risolto il contratto con la società  biancazzurra dove però rimarrà, entrando a far parte dell'organigramma del settore giovanile.

"Ho preso questa decisione tra lunedì e martedì scorso - rivela Antonini -  ma era da un po’ di tempo che ponderavo di chiudere col calcio. Nell’ultimo periodo gli stimoli cominciavano a venire meno. Ho comunque sempre cercato di crearne di nuovi dentro di me, anche venendo al campo con i ragazzi. Arrivi tuttavia ad un punto dove capisci che è meglio chiudere per non entrare nel banale. Sono stato di parola. Ho detto che avrei finito la mia carriera a Prato e l’ho fatto nel posto dove l’ho cominciata".

"Vorrei fare dei ringraziamenti - prosegue il 34enne - per questa lunga carriera durata 16 anni. In primis vorrei ringraziare i miei genitori. Da quando avevo sei anni, hanno fatto grandi sacrifici per darmi la possibilità di giocare. Mi hanno sempre spinto ed aiutato, anche quando la voglia di divertirmi con gli amici poteva prevalere sul calcio. Ed hanno fatto bene perché i risultati si sono visti. Ringrazio mia moglie che è sempre presente in ogni occasione, perché mi ha sopportato in questo periodo insieme alle mie bambine e perché ha supportato la mia decisione. Ringrazio tutte le squadre in cui ho militato. Tutte mi hanno lasciato tanto dentro.  

Dal Milan che mi ha permesso di crescere come giocatore e come uomo, dandomi la possibilità di calcare palcoscenici impensabili sognati fin da bambino. Sono orgoglioso della carriera che ho fatto e della decisione che ho preso. Guardo la realtà in faccia senza girarci intorno. Guardo sempre cosa è giusto fare. Ringrazio il Prato e tanto, perché mi ha fatto giocare per la prima volta tra i professionisti, vincendo il primo campionato. Mi ha dato la possibilità di chiudere la carriera come volevo e mi ha dato infine la possibilità di iniziarne una nuova come da mia volontà. Ringrazio i ragazzi della curva che mi hanno fatto sentire importante ad inizio stagione Ringrazio i miei compagni con i quali ho avuto un rapporto bellissimo. Mi hanno sempre trattato con i guanti da inizio stagione e farò il tifo per loro durante il proseguo del campionato”.