FEDERICO BERTI
Cosa Fare

Cinema, a Prato arriva “Gli imprevisti” di Cavallini e Ingrà

In programmazione da giovedì 23 gennaio all’Omnia Center di via delle Pleiadi

Una scena del film

Una scena del film

Prato, 20 gennaio 2025 – Da giovedì 23 all’Omnia Multiplex Omniacenter di via delle Pleiadi a Prato sarà in programmazione “Gli imprevisti”, nuovo film diretto a quattro mani da Alberto Cavallini e Alessandro Ingrà, entrambi con alle spalle un lungo curriculum nel cinema. In passato Cavallini e Ingrà hanno spesso collaborato insieme (il loro precedente film si intitolava Sbagliando s’impara). E oggi un nuovo lungometraggio che si diverte a strizzare l’occhio ai diversi generi cinematografici.

“Gli imprevisti” parte come una commedia per poi trasformarsi in un vero e proprio thriller adrenalinico. Domenica scorsa, anteprima sold out al cinema teatro La compagnia di Firenze, alla presenza di parte del cast tecnico e artistico. Prendete un gruppo di poliziotti, rendeteli simpatici e un po’ pasticcioni. Questo piccolo gruppo affiatato è interpretato dallo stesso Ingrà, da Alessandro Paci e Graziano Salvadori e da Chiara Sani, attrice e regista bolognese tanto cara a Pupi Avati.

Tra qualche e risata e qualche battuta i quattro si ritroveranno dentro un vero e proprio incubo. Ma forse è meglio fermarsi qui e non aggiungere altri particolari. Il resto è da scoprire sul grande schermo. Completano il cast artistico la bella e brava Emanuela Tittocchia, volto popolare della tv con una carriera iniziata a teatro, proseguita poi sul piccolo schermo con partecipazioni a reality e a programmi televisivi in qualità di opinionista. Per lei un ruolo chiave nella vicenda. E’la nuova compagna di Ingrà che non ha mai chiuso i rapporti con l’ex marito. Un personaggio non facile certo che la riporta al cinema dopo anni di assenza. E l’ex marito è interpretato da Bruno Santini che tutti ricordiamo soprattutto per il ruolo del sindaco integerrimo nel “Ciclone” di Leonardo Pieraccioni. A contribuire a far scivolare molti personaggi in un incubo, il figlio dell’ispettore Fineschi (Ingrà) interpretato dal giovane attore Dylan Cutini, invischiato suo malgrado in un brutto giro di droga.

Due cose colpiscono in questo piccolo film (piccolo nel senso del budget a disposizione); l’ottimo montaggio curato alla perfezione da Laura Mileto e le musiche, la colonna sonora che si sposa perfettamente con il ritmo incalzante della seconda parte del film. Cinque settimane di lavorazione la scorsa estate con molte location tra Firenze e Prato (la sequenza del processo è stata girata nel salone consiliare) per un film che vuole essere anche un omaggio al genere “poliziottesco” degli anni settanta, puntualmente stroncato dalla critica e osannato dai fans del genere. Da giovedì sul grande schermo dell’Omniacente di Prato.