REDAZIONE PRATO

Pecci, la Corazzata Potemkin torna al cinema

Parte anche la web tv

La mitica scena di Fantozzi in cui il ragioniere se la prende con la Corazzata

Prato, 9 novembre 2017 - "La Corazzata Potemkin è una c...a pazzesca !". Chi non ricorda l’invettiva del ragionier Ugo Fantozzi (in verità nel film il nome del film è storpiato in Kotiomkin, ma il riferimento è chiaro, ndr) costretto a rivedere il celebre film per l’ennesima volta? Una frase che non rende merito né giustizia al capolavoro muto di Sergei Ejzenstejn, che torna in programmazione al cinema Pecci stasera alle 21.15, sabato alle 16.30 e domenica 12 alle 21.15. Versione originale con didascalie russe e sottotitoli italiani. Al di là del pensiero fantozziano, almeno una volta nella vita non si può non vedere un film che occupa un posto importante nella storia del cinema, tanto da essere considerato universalmente, una delle pellicole fondamentali nell’evoluzione del linguaggio cinematografico. Se non altro per i valori tecnici ed estetici, pensati e messi a punto dal suo autore, Sergei Ejzenstejn, scomparso a Mosca nel 1948 dopo aver diretto una serie di film come «Sciopero», «Ottobre», «La linea generale», «Lampi sul Messico» e la trilogia di «Ivan il terribile», rimasta incompiuta nell’ultimo atto.

EJEZENSTEJN e la «Corazzata Potemkin», di certo cinema da cultori della settima arte. Ma anche chi non ha mai visto il film per intero, forse ricorderà la famosa scena del violento massacro su una scalinata della città di Odessa, copiata e ricopiata da tutti, persino da Brian De Palma per «Gli intoccabili» nel 1987. Nel film si parla di uno sterminio da parte dell’esercito, nei confronti di un gruppo di operai e della loro manifestazione pacifica, un episodio poco conosciuto, avvenuto dodici anni prima della celebre rivoluzione russa d’ottobre. Chi è desideroso di conquistare la patente di «cinefilo doc», ha l’occasione giusta offerta dal cinema Pecci, nella versione da 68 minuti.

E sempre al Pecci, da ricordare che oggi alle 18 parte la web tv con «Dart: il senso dell’arte», primo appuntamento che analizza il rapporto tra arte e scienze. In studio Guido Tonelli e Cecilia Laschi, con i contributi video di Fabio Cavallucci, Piero Gilardi, Luca Pozzi, Marco Malvaldi e Laura Capuozzo. Un talk show in diretta con ospiti, moderato da giornalista Alessandro Agostinelli che può essere seguito sul sito www.centropecci.it

Federico Berti