MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

La notte di Saturno a Prato: serata osservativa del pianeta che sta perdendo gli anelli

L’11 ottobre al Museo Italiano di Scienze Planetarie

Saturno (foto Ansa)

Saturno (foto Ansa)

Prato, 7 ottobre 2024 – Occhi puntati al cielo per osservare Saturno, e non solo. Si prospetta dunque come un’affascinante serata osservativa con l’associazione Polaris quella in programma venerdì 11 ottobre, come sempre con inizio alle ore 21.30. L’appuntamento è al Museo Italiano di Scienze Planetarie. Protagonista il “Signore senza anelli”, cioè Saturno, che si appresta, seguendo il suo ciclo orbitale, a perdere i famosi anelli. Grazie al telescopio si potrà fare l’osservazione lunare e di alcuni oggetti di cielo profondo, tra cui il doppio ammasso del Perseo e la galassia di Andromeda. Sono due le postazioni per la visione diretta al telescopio e c’è anche una proiezione live. Non manca l’attività divulgativa, coi partecipanti che saranno accompagnati dai membri dell'associazione Polaris. E a conclusione della serata il consueto excursus mitologico per tuffarsi nella meraviglia delle storie antiche. Il contributo per la serata è di 2 euro a persona. In caso di meteo variabile o nuvoloso, sarà impossibile osservare direttamente al telescopio, ma sarà comunque predisposta l'attività divulgativa all'interno (con proiezione tramite software del cielo, e foto degli oggetti osservabili). La prenotazione all’evento è obbligatoria, fino a esaurimento posti, a questo link: https://forms.gle/vdx9piJcqTHU3iZH6. Ma cosa sta succedendo a Saturno? Una cosa è certa: Saturno non sarà più il 'Signore degli anelli' del Sistema solare. Il pianeta è infatti destinato a perdere il suo 'tesoro' (ovvero i suoi iconici anelli) perché sta risucchiando con troppa bramosia le loro particelle di ghiaccio e polveri: lo sta facendo al massimo della velocità prevista. Già in base alle osservazioni delle missioni Voyager degli anni Settanta, confermate poi anche dai dati della sonda Cassini, avevano indicato che la 'pioggia' di particelle che cade dagli anelli su Saturno fa precipitare una quantità di acqua che potrebbe riempire una piscina olimpionica in pochissimo tempo. È certamente difficile immaginare il Sistema solare senza gli anelli di Saturno, ma, come confermano gli esperti, bisogna abituarsi all'idea che rappresentino solo un fenomeno passeggero. Nati probabilmente 100 milioni di anni fa, una bazzecola rispetto all'età del pianeta che supera i 4 miliardi di anni, questi anelli ghiacciati sarebbero già a metà della loro 'vita'. Maurizio Costanzo