MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Prato, al Garibaldi Milleventi la mostra fotografica ‘Pezzi. Storie d'amore e di musica’

Allestita nel foyer sarà inaugurata il 27 agosto

Marco Saielli

Marco Saielli

Prato, 23 agosto2024 - Inaugura il 27 agosto alle ore 19 nel foyer de Il Garibaldi Milleventi la mostra fotografica di Marco Saielli dal titolo Pezzi. Storie d'amore e di musica. Saielli è un appassionato fotografo che unisce magistralmente due grandi amori, quello per la fotografia e quello per la musica . Fin dal primo concerto del festival Saielli è stato compagno di viaggio, amico e valido professionista con il quale Fonderia ha collaborato e in questa mostra restituisce al pubblico parte dei suoi palpitanti scatti, in una serie di lavori che vedono protagonisti anche alcuni fra gli artisti in programma.

Marco Saielli, pistoiese, inizia a fotografare nel 2000, soprattutto in b/n e nel 2004 decide di fotografare concerti, unendo così la passione per la musica a quella per la fotografia; lavora anche ad altri progetti e nel 2015 nasce "Il dragone al Primo Maggio" che fa parte della serie Affabulazioni, su pellicola b/n. che nel 2019 sarà esposto a Matera, quell' anno capitale Europea della Cultura. I suoi lavori mettono sempre al centro il fattore umano con una vena surrealista per raccontare storie in modo personale e originale.

Maurizio Rebuzzini, grande giornalista e storico della fotografia ha così scritto di questa mostra: (…) Ufficialmente, e perfino platealmente, si tratta di Storie d’amore e musica, così come dichiarato e specificato. Ufficiosamente, è addirittura di qualcosa di più e meglio: di un senso dell’esistenza condivisa, che non si esaurisce nel gesto fotografico originario (frequentare luoghi della musica in entusiasta partecipazione fotografica), ma si estende oltre: come evidente, in una incantevole rilettura visiva. Sulla Fotografia, sull’esercizio della Fotografia sono stati riversati fiumi di inchiostro. Eppure, ogni volta pare che ci sia ancora qualcosa di nuovo da dire, da scrivere. Dunque, da sola, questa osservazione basta per qualificare, quantificandolo, un fenomeno pressoché infinito: perché la ripetizione della Fotografia è parte integrante del compito stesso della Vita”. Maurizio Costanzo