Prato, 14 ottobre 2024 - Prato, riparte il Cineforum del Garibaldi, con proiezioni dal 16 ottobre all’11 dicembre. In programma un ciclo di bellissimi lungometraggi, molto diversi tra loro, capaci di far riflettere sulle contraddizioni della società contemporanea. Una selezione di storie raccontate da importanti registi del panorama internazionale per parlare di: ossessioni contemporanee; immigrazione; politica; emancipazione femminile; diritti umani; dipendenze; educazione affettiva; maternità. A presentare e moderare le serate Carlo Pellegrini, architetto e grande appassionato di cinema, con anni di esperienza in rassegne e incontri cinematografici. Si parte mercoledì 16 ottobre, alle ore 20.30. Inaugurazione con film de-strutturato e cineforum con brindisi e poi la proiezione di Kinds of kindness di Yorgos Lanthimos. Dopo il grande, e recente, successo di "Povere creature" ecco il nuovo film del talentuoso regista greco che cementa il sodalizio artistico con la fantastica Emma Stone. "Kinds of kindness" è decisamente un film che non lascia indifferenti e che gioca, sapientemente, sul sottile filo tra il "respingente" e "l'attraente". Tre racconti che in qualche modo si intrecciano. Tre storie popolate da personaggi alle prese con diversi "tipi di gentilezze" che esplorano l'assurdo della nostra società tramite il paradosso. Tre racconti (c'è molta letteratura in questo film!) su altrettanti aspetti disturbanti della società contemporanea: sottomissione, paranoia e fanatismo religioso. Il 23 ottobre alle ore 20.30 Madame Cliquot di Thomas Napper, versione originale inglese con sottotitoli in italiano. Diretto da Thomas Napper, scritto da Erin Dignam che sceneggia la biografia romanzata "The Widow Clicquot" di Tilar Mazzeo, è una storia canonica di emancipazione al femminile. Un film dai toni esemplari, che rispolvera il genio imprenditoriale di una donna di primo Ottocento per poter sgonfiare e abbattere dall’interno tutto il corredo di sessismo e patriarcato ancora imperanti, elevando al massimo grado la ribellione, il genio creativo e l’autodeterminazione femminile. Il ritratto, a tratti poetico, di una donna altera e fragile, romantica e misurata, dilaniata e risoluta, interpretata da una bravissima Haley Bennett. Mercoledì 30 ottobre sempre alle ore 20.30 La Storia di Souleymane di Boris Lojkine, versione originale francese con sottotitoli in italiano. L’odissea urbana, lunga quarantotto ore, di un migrante senza documenti. Una vicenda individuale che diventa racconto collettivo. Un film necessario dal ritmo incalzante. Un lungometraggio capace di raccontare una storia che diviene il simbolo di tante situazioni che avvengono ai margini delle nostre società. Un ottimo modo per ridare umanità a quelle persone che la cronaca e la politica tendono a svuotare, riducendo i migranti a figurine disumanizzate. Un’esperienza visiva ma anche fisica accanto al protagonista e alla sua bicicletta. Il film perfetto per porsi le giuste domande su come sia possibile voltarsi dall'altra parte. Mercoledì 6 novembre ore 20.30 è la volta de Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini. Una favola nella favola che mescola realtà e finzione nella maniera in cui lo facevano i film di Luigi Comencini, sempre attenti a preservare l’umano dall’invadenza della macchina da presa. L'ultima fatica registica di Francesca Comencini è un film sincero, bellissimo e autobiografico, pieno di amore e di dolore. La storia di un padre e di una figlia sempre in perfetto equilibrio tra "cronaca del realmente accaduto" e trasfigurazione fiabesca. Mercoledì 13 novembre alle ore 20.30 sarà proiettato Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. Da un film ne nasce un altro, ed è così che il sodalizio artistico tra Cassigoli e Kauffman prosegue con il terzo capitolo di una "trilogia di Torre Annuziata". Dopo "Butterfly", incentrato sulla storia della pugile Irma Testa (Bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020), e "Californie" che raccontava la storia di Jamila, frequentatrice della stessa palestra della campionessa olimpica, in un percorso di crescita e di messa a fuoco della sua identità, arriva "Vittoria" con protagonista Marilena "Jasmine" Amato proprietaria del salone da parrucchiera dove lavorava Jamila. "Vittoria" è un film potente e delicato, sempre in perfetto equilibrio tra documentario e finzione, che narra la storia vera di una madre di tre figli maschi che, a causa di un sogno ricorrente, decide di affrontare l'iter dell'adozione internazionale per avere una figlia femmina. Martedì 19 novembre ore 20.30 è la volta di Quattro figlie di Kaouther Ben Hania, versione originale arabo con sottotitoli in italiano. Nell’aprile 2016, i media si interessano alla vicenda di Olfa Hamrouni, una madre tunisina le cui due figlie maggiori, Rahma e Ghofrane, un giorno scompaiono per unirsi all’ISIS dopo essersi radicalizzate. È da questa storia vera che prende spunto "Quattro figlie", un atipico documentario recitato, cioè un film che, raccontando vicende realmente accadute, fa parlare le vere protagoniste. Si potrebbe parlare di "cinema sperimentale", capace di mettere in scena una storia, sempre in bilico fra il "vero" e il "falso", dove le protagoniste reali interagiscono con le attrici nei panni delle sorelle scomparse. Il risultato è un lungometraggio affascinante e coinvolgente che riesce, con un ritmo avvincente, a regalarci un'esplorazione struggente sulla relazione tra una madre e le sue figlie, una profonda riflessione sui rapporti patriarcali dentro la società tunisina e uno studio originale sui limiti e le possibilità del mezzo cinematografico. Mercoledì 4 dicembre ore 20.30 è la volta di Berlinguer - La grande ambizione di Andrea Segre. Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Un film per ripercorrere un periodo del 5 nostro paese (dal 1973 al 1978) attraverso lo sguardo di uno dei politici più importanti della storia italiana. Come eravamo? Cosa siamo diventati? Mercoledì 11 dicembre ore 20.30 film a sorpresa. Per chiudere questa rassegna gli organizzatori hanno deciso di creare un po' di suspense. Maurizio Costanzo
Cosa FarePrato, riparte il Cineforum del Garibaldi: ecco il programma