REDAZIONE PRATO

Prato, torna il Mercato Internazionale in Piazza Duomo

Dal 12 al 15 settembre per un viaggio culinario tra i tanti Paesi d’Europa e del mondo

Prato, Mercato Internazionale in piazza Duomo

Prato, Mercato Internazionale in piazza Duomo

Prato, 7 settembre 2024 – A Prato apre i battenti il Mercato Internazionale. E saranno quattro giorni dedicati a un viaggio culinario tra i tanti Paesi d’Europa e del mondo, senza dimenticare squisite incursioni tra le specialità regionali italiane e ai tanti prodotti della tradizione italiana Tanti espositori dunque, in rappresentanza del meglio dello street food e della tradizione italiana e di molte delle cucine più conosciute e apprezzate del mondo. Conto alla rovescia per gli amanti dei sapori che arrivano da lontano per l’edizione 2024 del Mercato Internazionale. Appuntamento da giovedì 12 settembre alle ore 18 fino alla sera di domenica 15 settembre in Piazza Duomo. Una bellissima festa dedicata ai sapori e ai profumi, con banchi tipici e caratteristici secondo le tradizioni di ogni diverso Paese, per scoprire e assaporare l’infinita varietà di bontà presenti in Italia e le tradizioni culturali e artigianali dei tanti Paesi protagonisti. Il taglio del nastro di inaugurazione dell’evento, organizzato da Anva Confesercenti Nazionale, in collaborazione con Anva e Confesercenti Prato e il Comune di Prato, si svolgerà giovedì 12 settembre ore 16. E’ un'iniziativa che consente lo scambio di tradizioni culturali con altri Paesi, per confrontare e scoprire tradizioni alimentari e artigianali presentate dai venditori provenienti direttamente dai Paesi di origine. “Confesercenti è soddisfatta di organizzare anche per il 2024 il mercato internazionale – commenta Stefano Bonfanti Presidente provinciale Confesercenti Prato – siamo soddisfatti essenzialmente per due motivi, sia perché il Mercato Internazionale è uno dei pochi eventi capaci di riproporsi ogni anno con rinnovato vigore e di catturare l’attenzione di un sempre crescente numero di visitatori soprattutto perche’ capace di solleticare gusti e palati con un’offerta commerciale e una produzione alimentare diversa rispetto a quella, comunque eccellente, che abbiamo sul territorio. L’altro motivo è quello di poter contribuire, anche se in maniera indiretta, a favorire una maggiore animazione e promozione del centro storico e della sua rete commerciale, grazie anche all’effetto di manifestazioni come questa, che è quello di portare a Prato e nel nostro centro storico in particolare, un numero maggiore di persone, come ormai è tradizione da tanti anni a questa parte». “L’obiettivo di questo rinnovato appuntamento, secondo Lucia Nocentini , responsabile Mercato Internazionale per Confesercenti Prato, è quello di conoscere e promuovere la cultura enogastronomica e le tante tipologie di vendita degli altri Paesi e regioni italiane la ricchezza, bellezza e curiosità di questo mercato sta sicuramente nei sapori, nei profumi e nella qualità dei tanti prodotti proposti, ma sicuramente anche nel poter scoprire le specialità e le ricette direttamente attraverso le parole delle persone originarie dei diversi Paesi”. “Al ‘Mercato Europeo e Internazionale’ si potrà fare shopping e portare a casa leccornie e artigianato tradizionale di ottima qualità, e proveniente da diverse parti del mondo – aggiunge Massimo Castellani presidente provinciale Anva – Basta un mercato per fare “piazza” è la nostra storia a stabilirlo e sono i fatti che ancora oggi lo confermano. Ancora una volta l’importanza dei mercati su area pubblica per la città è confermata dalla presenza di operatori commerciali e artigianali provenienti da molti paesi. Questa manifestazione esalta la capacità del mercato di portare le persone a vivere piazze e vie della città con prodotti sempre diversi, commercializzati in altri paesi. In tutta Europa, non ai livelli imprenditoriali come in Italia, i mercati sono un importante strumento, in grado di completare l’offerta commerciale di ogni centro. Queste manifestazioni presentano non solo prodotti, ma il commercio dei paesi d’origine, con personale e strutture diverse da quelle che siamo abituati a vedere nei nostri mercati”. Maurizio Costanzo