Prato, 23 dicembre 2024 – Pastori, mestieranti, vestali, danzatrici, sacerdoti, lebbrosi e romani. Saranno quasi 250 i figuranti dell’edizione 2024 del presepe vivente di Iolo, con oltre cinquanta volontari impegnati da mesi nell’organizzazione. Una grande tradizione che, con cadenza biennale, che va avanti ormai da oltre venti anni. L’obiettivo è far immergere partecipanti e visitatori, che per ogni edizione affollano la frazione, nella Betlemme di 2024 anni fa, creando un suggestivo percorso tra botteghe di fabbri, falegnami, lavandaie, centurioni e uomini e donne abbigliati come antichi romani. A rivestire i personaggi del presepe sono naturalmente i residenti di Iolo: c’è chi lo da da pochi anni, chi da più di dieci. La Misericordia è sempre in prima fila, in collaborazione con la parrocchia di San Pietro e con il patrocinio e il contributo del Comune. In programma due rappresentazioni della nascita di Gesù; giovedì 26 dicembre dalle 17 alle 19 e lunedì 6 gennaio con l’arrivo dei re Magi, sempre alla stessa ora. Il percorso narrativo parte da via Guazzalotti, la scena della natività in piazza della Pieve.
Tra i protagonisti ci sarà Maurizio Bartolini. «Con immenso piacere anche per questa edizione rivestirò i panni di San Giuseppe - spiega - per me si tratta della seconda volta e quando mi è stato chiesto non ho esitato a dare il mio contributo per questa bellissima iniziativa che raggruppa tutti gli abitanti della nostra frazione. A Iolo ci conosciamo un po’ tutti e soprattutto in queste occasioni cerchiamo di rivalorizzare l’appartenenza al luogo, soprattutto per noi che abitiamo qui da sempre, genitori, nonni e avi. E’ molto emozionante impersonare il personaggio di Giuseppe sia per il ruolo ma, soprattutto, per chi come me è nativo di Iolo e quindi è cresciuto con la tradizione del presepe vivente fin dalle prima edizione, circa 20 anni fa».
Da oltre dieci anni a vestire i panni di centurione romano è Fausto Mattei. «Lo impersono da sempre – racconta –. E’ per tutti noi una bellissima esperienza fare questo viaggio nel tempo e vedere la risposta delle persone, che vi partecipano sia come figuranti che come spettatori. Ho visto nel corso del tempo i cambiamenti che ci sono stati nella realizzazione del presepe. Ogni anno ci siamo ingranditi per rendere ancora più realistica e suggestiva la ricostruzione della piccola Betlemme di Iolo, aggiungendo mestieri dell’epoca e botteghe».
Sono confezionati a mano anche gli abiti dei figuranti, realizzati con tessuti donati, come ogni anno, dagli imprenditori di Iolo. «Da quasi trent’anni mi occupo della Sartoria della nostra parrocchia – spiega Andreina Poggerini - e come per tutte le passate edizioni sono già diversi mesi che ci ritroviamo per rivedere, adeguare e realizzare nuovi costumi. Le stoffe ci arrivano dagli industriali di Iolo, oltre alle scorte che abbiamo accumulato negli anni. Oltre a me ci sono una decina di altre sarte che lavorano da mesi per arrivare pronte al Natale».
Insomma tutto è quasi pronto. «I preparativi si stanno concludendo – commenta il presidente della Misericordia Donato D’Aloia -: dopo due anni di attesa torna il presepe con i suoi 250 figuranti che apre le porte ai visitatori il 26 dicembre dalle 17. L’obiettivo, come anche per le passate edizioni, è ricreare l’atmosfera della Betlemme di 2000 anni fa con i suoi usi, costumi e mestieri dell’epoca». Ci saranno anche quest’anno delle novita, oltre all’ampliamento dell’accampamento dei romani e il rinnovo del tempio. «Per questa edizione abbiamo organizzato anche un laboratorio di ceramica per grandi e per bambini – aggiunge D’Aloia –, ma abbiamo anche coinvolto i ballerini della scuola di ballo Forshiva che danzeranno in modo itinerante durante il percorso. Ad allietare la serata ci saranno pure gli Zampognari di Monte San Pietro e per questa edizione ci accompagnerà in pazza della pieve il Coro di San Martino. Ringraziamo anche l’associazione Il Villaggio per le luci e la filodiffusione. Vi aspettiamo quindi a Iolo il 26 dicembre e il 6 gennaio dalle 17 alle 19». Fiduciosi dei risultati ottenuti nelle precedenti edizioni, gli organizzatori auspicano anche per l’edizione 2024 tanti visitatori. Se lo merita il Presepe vivente di avere successo.