MAURIZIO COSTANZO
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Montemurlo, alla pieve della Rocca in mostra cento presepi

Settanta quelli che partecipano al concorso "il mio presepe nella pieve”, il 6 gennaio la premiazione. Il ricavato servirà al restauro del porticato della pieve

Montemurlo, alla pieve della Rocca in mostra cento presepi

Montemurlo, alla pieve della Rocca in mostra cento presepi

Montemurlo (Prato), 12 dicembre 2024 - Nella pieve di San Giovanni Decollato alla Rocca si rinnova la magia dei presepi artigianali. Sono cento quelli in mostra, settanta quelli che partecipano al concorso “ll mio presepe nella pieve”. Tutti i visitatori, che dallo scorso 8 dicembre fino al prossimo 6 gennaio, visiteranno l’esposizione potranno votare il proprio presepe preferito e il giorno dell’Epifania sarà proclamato il vincitore. L’iniziativa è inserita nel calendario di eventi “Natale a Montemurlo”, promosso dal Comune con le associazioni del territorio.« Quest’anno siamo alla sesta edizione della mostra dei presepi e siamo sempre molto soddisfatti della partecipazione degli espositori e dei visitatori. - dice Alessandro Franchi, il presidente dell’associazione Il Borgo della Rocca- Da qualche anno a questa parte le persone hanno riscoperto il valore del presepe come opportunità per dare valore ad un particolare materiale o per promuovere un messaggio di pace e solidarietà – aggiunge ancora- Le natività in mostra sono davvero uniche e particolari, realizzate da cittadini appassionati e creativi che hanno portato alla pieve le loro opere per il piacere di condividere una loro passione. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di coinvolgere quante più persone possibile e portarle alla scoperta del borgo».

Quest’anno Gesù Bambino nasce tra le macerie di Gaza, dell’Ucraina e della Siria, un monito contro tutte le guerre. I presepi sono realizzati dentro vecchi televisori, c’è poi quello vintage adagiato sotto un casco, anni Settanta, da parrucchiere con tanto di bigodini a fare da contorno alla natività. C’è il presepe che, di dimensioni ridottissime, si perde in una città dedita solo al consumismo, all'ostentazione della ricchezza e allo spreco. C’è un presepe posato in una zucca, uno in una vecchia botte con tanti animali a prendersi cura del Bambinello, uno realizzato con i legnetti trasportati dal mare sulla spiaggia, c’è il presepe nella casetta di montagna, quello disteso in una spola da telaio e quello realizzato dai bambini delle scuole primarie del territorio con materiali di recupero.

C’è poi c’è la rupe dove si trova la chiesa di Santa Rita da Cascia, realizzata con cura e fedeltà al reale da Luca Santi, uno dei volontari dell’associazione “Il Borgo della Rocca”, che ogni anno si occupa anche dell’allestimento del grande presepe nell’Oratorio del Corpus Domini della Pieve: «Siamo una decina di volontari e già dall’inizio di settembre ci ritroviamo per iniziare il lavoro sul presepe- spiega Luca Santi del Borgo della Rocca- Quest’anno abbiamo pensato di omaggiare il nostro territorio ed abbiamo inserito nel presepe il ponte all’Agna con il suo tabernacolo, dal quale fu trafugata la statua del Cristo poi rinvenuta nel fiume, e il Castello della Rocca che domina la piana. Altra particolarità tra le varie statuine e ambientazioni c’è una bancarella con le foto dei volontari del Borgo della Rocca e una dedicata alla scuola di musica. I presepi rappresentano davvero una buona opportunità per venire a scoprire tutte le bellezze e le particolarità che si celano nel borgo della Rocca». Il grande presepe artistico, realizzato dai volontari dell'associazione Il borgo della Rocca, occupa tutta l'abside del Oratorio del Corpus Domini. Un presepe con tanti movimenti meccanici, con l'alternarsi del giorno e della notte, con la musica, il narratore e tante altre sorprese. Una natività che richiede tempo per essere ammirata e apprezzata per intero, con personaggi e ambientazioni diverse e che, cosa insolita, è arricchita di tanti altri episodi biblici, soprattutto legati alla Pasqua del Signore come la crocefissione e la resurrezione. Un lavoro articolato che ha richiesto un impegno di oltre due mesi e una squadra di abilissimi e appassionati volontari: Alessandro Bolognesi, Marcello Capecchi, Emiliano Colombo, Luigi Crabu, Ciro Esposito, Giovanni Guarnieri e Luca Santi. «Una bella iniziativa che, grazie alla passione dell'associazione Il Borgo della Rocca, porta tante persone alla scoperta di questo luogo, scrigno della spiritualità e della bellezza della nostra comunità», conclude l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero. Tutto il ricavato della mostra sarà utilizzato per il completamento del restauro della pieve: quest’anno il progetto prevede la ristrutturazione del porticato e della facciata anteriore della chiesa. I presepi della Pieve di Rocca fanno parte del percorso nazionale “Terre di presepi”. I presepi sono visitabili fino al 2 febbraio.