L’anziano ricoverato: “Vorrei celebrare i 71 anni di matrimonio con mia moglie”. L’hospice organizza la festa

Commozione a “Il fiore di primavera” di Prato, dove è stato esaudito il desiderio di un paziente. Coinvolti anche gli altri ospiti e i familiari, con la partecipazione dei cani Duke e Ziggy

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Nel riquadro, il bacio della coppia

Prato, 6 settembre 2024 – Anche in un momenti difficile, c’è spazio per la vita. E non sono mancate le lacrime di commozione all’hospice Il Fiore di Primavera, a Prato, dove un paziente ha festeggiato i 71 anni di matrimonio con la moglie alla presenza di figli e i nipoti grazie a “La Scatola dei desideri”, l’iniziativa promossa dagli operatori della struttura insieme ai pazienti con la quale i desideri scritti e posti all’interno di una scatola vengono esauditi.

Era già accaduto nei giorni scorsi con l’emozionante incontro tra un’altra paziente e il cavallo Ice, sempre all’interno dell’hospice. Questa volta il paziente aveva scritto: “Vorrei ricordare i 71 anni del mio matrimonio insieme a mia moglie” e “La scatola dei desideri” ha trasformato una volontà in realtà e in un gesto d’amore, grazie agli operatori della struttura che hanno organizzato la festa a sorpresa: un vero e proprio evento che oltre alla presenza della moglie ha visto quella di tutti i familiari, figli e nipoti, oltre al coinvolgimento degli altri pazienti ricoverati e dei loro parenti ed amici e del personale.

E’ stata allestita una sala grazie alla creatività degli operatori, un buffet, proiettato il filmato con le foto che raccontavano i momenti più salienti dei 71 anni di matrimonio dell'anziana coppia a cui è seguita una grande commozione da parte di tutti i presenti. Non è mancata neppure la benedizione del loro parroco. C’erano anche gli amici a quattro zampe, Duke e Ziggy due cani border collie dell’Urban Dogs Agility, del team della struttura di Maliseti.

L’hospice “Il Fiore di Primavera” è diretto dalla dottoressa Sabrina Pientini (UFS Cure Palliative Hospice Prato-Pistoia) con il coordinamento infermieristico della dottoressa Claudia Lilli. E’ un luogo di cura e dignità, dove la qualità della vita viene posta al centro, anche quando non è più possibile guarire, con il supporto umano e professionale che serve.

Le cure palliative e l’hospice non riguardano solo il paziente, ma coinvolgono anche i familiari, aiutandoli ad affrontare il processo di malattia con sostegno emotivo, informativo e pratico; offrono quindi un approccio olistico che tiene conto delle esigenze fisiche, psicologiche e spirituali dei pazienti. Nella struttura è presente un team multidisciplinare composto da medici, infermieri, operatori socio-sanitari, psicologi, fisioterapisti, assistenti spirituali, volontari, che lavora per alleviare il dolore e altri sintomi fisici, ma anche per offrire sostegno psicologico e spirituale.