937 (giorni). E’ il numero della crisi

La relazione del procuratore Tescaroli rivela gravi ritardi nelle udienze e carenze organizzative, con implicazioni preoccupanti legate al distretto parallelo.

Un numero che il procuratore Luca Tescaroli ha inserito nella relazione destinata a Roma fa strabuzzare gli occhi: 937 giorni. E’ il tempo medio della fissazione delle udienze monocratiche tra la richiesta e la prima udienza. Gli altri numeri: rispetto alla pianta organica dei magistrati la Procura è scoperta di un’unità e il tribunale penale ha visto la riduzione dei collegi da tre a uno per il trasferimento di 4 giudici. Il quadro è da brividi: significa tempi infiniti per le udienze e una mole enorme di processi rinviati. La crisi dell’organizzazione giudiziaria si innesta in uno scenario molto preoccupante che riguarda il cosidetto distretto ’parallelo’, quello fuorilegge dove si saldano interessi mafosi cinesi e italiani.