
"Tutta a Prato, in stracci, va a finire la storia d’Italia e del mondo". Chissà se le parole di ...
"Tutta a Prato, in stracci, va a finire la storia d’Italia e del mondo". Chissà se le parole di Malaparte in Maledetti toscani avranno eco a Bruxelles. Perché quella del Tavolo del distretto in programma agli inizi di giugno sarà una trasferta fondamentale per mostrare al mondo di cosa è capace Prato con i suoi ‘cenci’ da secoli, con la sua vocazione naturale al riciclo e riuso impressa nel Dna. Per la prima volta il distretto sarà rappresentato a "Textile Recycling Expo Bruxelles", la prima fiera dedicata al riciclo del tessile dove avrà una sua vetrina, a due passi da dove si prendono le somme decisioni anche per i nostri imprenditori. Obiettivo puntato dunque su Bruxelles ma con tappe intermedie nei mesi di aprile e maggio, a partire dal lancio del progetto Epic (Experience Prato industrial culture), finanziato dall’Unione europea. Occhi puntati il 15 aprile sulla giornata del made in Italy, con due eventi: una maratona radiofonica alla saletta Valentini con il racconto di varie esperienze imprenditoriali e un’iniziativa in Regione con Prisma e la Casa del Made in Italy di Firenze. Impegnativa l’agenda di maggio e giugno per raccontare il dna ecologista del distretto. A fine maggio "Net Zero district" al museo del Tessuto: Prato capofila di un progetto europeo sulla decarbonizzazione delle aree industriali vinto con Roma, Bergamo e Parma. Sarà una due giorni dedicata alla sfida della sostenibilità con tavole rotonde, workshop e spettacoli alla presenza di esperti, studiosi e imprenditori. Infine, tutti a Bruxelles con tanto di supporto scientifico per rafforzare l’immagine di un distretto che sposa l’economia circolare.
M.L.